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Caldo record, Tribunali come gironi infernali, aspettiamo il morto? La denuncia di Milano

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Meteo rovente, quello di tutto il mese di giugno, e soprattutto dei prossimi giorni, almeno secondo le previsioni dei meteorologi. Temperature in alto, oltre i 40 gradi, in gran parte del paese non solo al sud ma anche nelle grandi città. Ci si difenderà come si può, ma in alcuni luoghi di lavoro, che rimarranno tali ancora per quasi un mese, come i palazzi di giustizia, anche a causa di una riforma, quella che alcuni anni fa ha ristretto al solo mese di agosto il periodo di sospensione feriale, la situazione è di piena emergenza. Ieri un testimone è svenuto a Palermo durante la propria deposizione, il tribunale di Latina, sempre ieri, in fiamme. Per non parlare di Bari, dove un palagiustizia, nonostante tante promesse, neppure esiste, e I magistrati hanno deciso di esonerare se stessi e gli avvocati dall'obbligo di indossare le toghe. 

Un caldo impressionante, con impianti di climatizzazione inesistenti, guasti da anni o in condizioni assolutamente precarie, con il Ministero della Giustizia che non fa nulla, nonostante le continue, reiterate proteste di presidenti di corte d'appello, di presidenti di tribunale, di presidenti degli organi forensi, delle sedi locali dell'associazione dei magistrati. Situazioni limite, che non aiutano la giustizia, che hanno addirittura costretto alcuni uffici giudiziari ad una chiusura temporanea, ma potrebbero sortire conseguenze ben peggiori. Se si considera che tra i magistrati, tra gli avvocati, tra gli operatori delle cancellerie ci sono anziani, infartuati, donne in gravidanza. Persone a cui un caldo intenso può causare un malore, come peraltro già accaduto e segnalato un po' dappertutto, sia pure con esiti fortunatamente non letali. E non si pensi che la situazione sia grave solo al sud, lo è anche nelle grandi metropoli del nord, Milano in prima fila. E proprio dal capoluogo lombardo si è levata una fortissima protesta nei confronti del dicastero di via Arenula.

C'è un "Clima rovente" e le aule, come anche le cancellerie del Tribunale di Milano "si trasformano in saune perché prive di condizionatori", con "temperature oltre i 30 gradi" e "numerosi malori a cancellieri, giudici, avvocati e utenti". Lo hanno scritto i dipendenti del Ministero della Giustizia milanesi aderenti a Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil-Pa. 

Qui, al Tribunale di Milano, scrivono ancora, "si va alla ricerca di aule climatizzate per poter tenere le udienze" e in una "situazione simile si trovano gli altri uffici: dal Tribunale dei minori, alla Procura dei minori a Brescia fino al Tribunale di Bergamo e agli uffici del Giudice di pace". "Ricordiamo al Ministro Alfonso Bonafede che siamo abbondantemente nel terzo millennio e che questi problemi sono facilmente risolvibili se solo si ha la volontà di farlo e si ha a cuore il benessere dei propri dipendenti e dei cittadini". E concludono con la richiesta"di intervenire al più presto con investimenti strutturali definitivi, il clima è rovente, il tempo è scaduto".

 

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