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Licenziato in tronco il dipendente goliardico che lancia pacche e fa apprezzamenti sul sedere della collega.

  Una mano sul fondoschiena o l'invito a mostrare il "sedere giovanile" non possono considerarsi comportamenti "rispettosi" della dignità di persona e della professionalità delle lavoratrici, e ciò indipendentemente dal significato che l'agente abbia inteso attribuire alla propria condotta - se abbia inteso dare una pacca sulla schiena o abbia invece mirato proprio a colpire il sedere, se abbia agito con intento goliardico, oppure con concupiscenza e malizia -, né, tantomeno, conta come le stesse dipendenti, vittime delle condotte contestate, abbiano valutato tali condotte e quale gravità le stesse abbiano attribuito. Simili comportamenti, specie se valutati in un contesto formale come quello lavorativo, assumono, invece, una connotazione fortemente mortificante della persona ed, inoltre, devono ritenersi contrari alle basilari norme della civile convivenza e dell'educazione.

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Molestia ripetutamente la moglie del suo amante inviando foto intime, SC: “Non si applica l’art. 131 bis c.p.”

  Con la sentenza n. 12013 dello scorso 1 aprile, la VI sezione della Corte di Cassazione, ha confermato la condanna per il reato di molestia inflitto ad una donna che aveva ripetutamente importu...
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Tanti sms all’ex? La Cassazione chiarisce quando non scatta il reato di molestia

  Con la pronuncia n. 18216 dello scorso 2 maggio, la I sezione penale della Corte di Cassazione ha assolto un uomo imputato dell'art. 660 c.p. per aver inviato alcuni messaggi alla sua ex fidanz...
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