Siete stati voi, basta con le passerelle. Studenti denunciano complicità, polizia sequestra striscioni.

Come giuristi e come cittadini siamo indignati rispetto agli episodi gravissimi che sono accaduti il 23 maggio a Palermo, nel corso delle manifestazioni per ricordare il giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo ei tre agenti DiCillo Montinaro e Schifani.

Esprimiamo solidarietà ai ragazzi del Garibaldi e del Cannizzaro di Palermo e vicinanza allora, ai loro familiari, ai loro dirigenti scolastici e docenti, per ciò che sono stati costretti a subire, mentre erano tra i 70000 giunti con le navi e con ogni mezzo a Palermo e rendevano omaggio alla memoria di un uomo dimenticato dallo Stato quando era vivo ed avrebbe dovuto contare sulla protezione delle istituzioni.

Gli striscioni sequestrati affermavano, con espressioni immediate virgola quanto tutti sanno da 25 anni, quanto nelle aule giudiziarie è stato affermato, con schiettezza, anche da pm come Ilda Boccassini, quanto, nel momento in cui si analizzeranno meglio i fascicoli, siamo convinti trasparire con assoluta chiarezza, quanto, ancora, vai emergendo nel corso del processo sulla trattativa Stato-mafia: Falcone vittima dell´isolamento, le commemorazioni del 23 maggio troppo passerella-style, a parte, aggiungiamo noi, le dovute eccezioni.

Ecco lo striscione del Garibaldi "Non siete Stato voi, siete stati voi"; ecco quello del Cannizzaro: "Il corteo siamo noi, la passerella siete voi".

Non siamo d´accordo. I ragazzi e il loro docenti sono la parte migliore di questa società. I loro striscioni hanno gridato verità profonde. Diciamo a chi ha ordinato il sequestro e a quei politici o burocrati che l´hanno eventualmente ispirato: chiedete scusa. Così, semplicemente. Giovanni Falcone non sarebbe felice di questa ingiustificata repressione.