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Si accelera sul pignoramento dei conti

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Le linee guida della Legge delega fiscale fa intravedere l'intenzione del Legislatore di riformare il processo di riscossione delle imposte accelerandone l'azione, anche attraverso la riduzione dei tempi di notifica - entro nove mesi – della cartella di pagamento. Analizziamo in dettaglio.

Da un lato maggiore efficienza della procedura di pignoramento presso terzi del conto corrente bancario, senza però fare venire meno gli strumenti di tutela del contribuente, dall'altra un più facile accesso alla rateizzazione delle somme iscritte a ruolo con la previsione dell'estensione della durata dei piani di rateazione fino a 120 rate.

L'efficientamento della procedura di pignoramento presso terzi dovrebbe prevedere una maggiore collaborazione degli istituti di credito nel fornire notizie sulle effettive disponibilità del debitore, nonché un allungamento del termine di efficacia del titolo esecutivo, attualmente fissato ad un anno; attualmente infatti, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione effettua il pignoramento presso terzi pur in mancanza di disponibilità finanziarie del debitore e di fatto vanificando l'avvio dell'azione esecutiva.

Ancora, la procedura di rateazione delle somme iscritte a ruolo, secondo le norme attuali può essere azionata in 72 rate e fino a 120.000 euro, senza dover dimostrare la situazione di difficoltà economica; la legge delega fiscale prevede, a regime, l'estensione della durata dei piani di rateazione fino a 120 rate.

Dovrebbe poi essere estesa la misura riguardante l'accertamento esecutivo: le norme in vigore attualmente prevedono l'accertamento esecutivo esclusivamente per le imposte sui redditi e i principali tributi erariali; con la riforma dovrebbe applicarsi anche alle imposte indirette sui trasferimenti come l'imposta di registro, le imposte ipotecarie e catastali, nonché ai controlli automatizzati delle dichiarazioni fiscali. 

Ancora, novità importanti interesseranno la procedura di discarico per inesigibilità qualora l'Agente della riscossione restituisca all'ente creditore l'affidamento della somma da riscuotere, dopo aver verificato l'infruttuosità delle operazioni di recupero. Si prevede infatti una disposizione che consente di affidare a terzi in concessione, con una procedura di evidenza pubblica, la gestione dei crediti discaricati, in base a quanto già previsto per le entrate comunali. Nel dettaglio, in caso di discarico automatico al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell'affidamento delle quote non riscosse, l'ente creditore avrà la possibilità di riaffidare le somme da recuperare, qualora emergano nuovi e significativi elementi patrimoniali o reddituali, ovvero di affidare in concessione a soggetti privati, tramite una procedura di gara a evidenza pubblica.

Infine, novità anche dal punto di vista organizzativo; viene infatti previsto l'accorpamento dell'Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione, al fine di rendere più agevole e velocizzare l'attività di riscossione.

Meditate contribuenti, meditate. 

 

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