"Ruotolo ha di nuovo la scorta". L'annuncio di Borrometi, Viminale si arrende al buonsenso

 Sandro Ruotolo, il giornalista minacciato dal boss dei casalesi Michele Zagaria a cui nei giorni scorsi il Viminale aveva deciso di togliere il servizio di scorta, suscitando le reazioni indignate delle associazioni di categoria, della società civile ma anche di esponenti politici e delle istituzioni, a partire dal presidente della commissione parlamentare Antimafia Morra, ha di nuovo la scorta. L'annuncio è stato dato a Palermo poco fa dal giornalista Antimafia Paolo Borrometi, anche lui minacciato e sotto scorta, al quale Palazzo delle aquile ha conferito la cittadinanza onoraria, ed è stato anche confermato con un tweet dal Ruotolo. 

"Posso darvi una buona notizia: ho sentito qualche minuto fa Sandro e mi ha detto che gli è stata comunicata la revoca della sospensione della scorta. Continuerà a essere protetto dallo Stato", così Borrometi a Palermo,  ed ancora: "Vivere sotto scorta è un dramma. C'è qualcuno che pensa che la vita sotto scorta sia un privilegio: io invito queste persone ad affrontare anche solo per 24 ore questa vita. Il presidente del maxiprocesso alla mafia un giorno chiese al collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta perché Cosa nostra uccide a distanza di tanti anni - ha ricordato il giornalista - e la risposta fu: 'perché le condanne della mafia non cadono mai in prescrizione'. Per questo dico che è legittimo avere paura da parte di un collega come Sandro che continua a fare ogni giorno il proprio dovere".

A confermare tutto lo stesso Ruotolo in un tweet: "Anche se non ho ricevuto ancora una comunicazione formale è tutto vero. È stata sospesa la revoca della mia scorta. Dal 15 febbraio non sarei stato più protetto. La scorta resta. Gli organi preposti dovranno quindi rivalutare la mia situazione e decidere di conseguenza".