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Rimesso a Sezioni Unite rapporto tra aggravante crudeltà e dolo d´impeto

La Prima Sezione Penale della Cassazione, con Ordinanza 6 maggio 2016 n. 18955, ha rimesso alle Sezioni Unite la questione relativa al rapporto tra l´aggravante della crudeltà prevista dall´art. 61 c.1 n. 4 CP e l´elemento psicologico del dolo d´impeto.
La Prima Sezione ha deciso di devolvere la questione al giudizio delle Sezioni Unite in quanto è stato constatato l´esistenza di un contrasto tra i giudici di legittimità, in ordine alla necessità o meno della condizione della percezione sensoriale da parte della vittima del reato per potersi contestare la citata aggravante. Infatti non sempre, in caso di omicidio , rileva il gran numero di colpi inferti alla vittima ai fini della ammissibilità dell´aggravante. Il più delle volte infatti le modalità della condotta sono in stretta relazione con la sfera della modulazione dell´elemento volitivo e solo quando emerge con certezza che l´agente abbia voluto infliggere sofferenze aggiuntive, si giustificherebbe la contestazione dell´aggravante di che trattasi. Un altro orientamento risalente ritiene invece che l´avere usato sevizie o crudeltà verso le persone è compatibile con il dolo d´impeto.
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