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Sami Shehata sarà molto presto italiano. Il bambino eroe, che con coraggio e intelligenza ha concorso a salvare i suoi compagni dalla follia del dirottatore, sarà infatti premiato dal governo che ha appunto deciso di concedergli la cittadinanza per meriti speciali che «può essere concessa con DPR sentito il Consiglio di Stato e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri, allo straniero che abbia reso eminenti servizi all'Italia, ovvero quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato». E quando «ricorra un eccezionale interesse dello Stato».
Rami ha appena 13 anni, poco più di un bambino. Il Ministero degli Interni «è pronto a farsi carico delle spese e a velocizzare al massimo le procedure per riconoscere la cittadinanza al piccolo eroe. L'auspicio è attribuire la cittadinanza a Ramy e toglierla al conducente del bus autore del folle gesto»
Rami Shehata è stato prezioso ai soccorritori, riuscendo a spiegare loro il luogo nel quale si trovava il bus.
«Mio figlio ha fatto il suo dovere, sarebbe bello se ora ottenesse la cittadinanza italiana». Lo aveva chiesto Khalid Shehata, il padre di Rami, che è riuscito a fare la prima telefonata al 112 per dare l'allarme. «Siamo egiziani, sono arrivato in Italia nel 2001, mio figlio è nato qui nel 2005, ma siamo ancora in attesa di un documento ufficiale. Vorremmo tanto restare in questo Paese. Quando ieri l'ho incontrato l'ho abbracciato forte», ha aggiunto. Il giovane-eroe ha confessato: «Da grande vorrei fare il Carabiniere».
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