Il Protocollo d´Intesa appena sottoscritto tra il Consiglio Superiore della Magistratura, il Consiglio Nazionale Forense e la Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) sarà destinato ad apportare il rilevantissimo e novità in tema di formazione degli Albi dei periti e dei consulenti tecnici presso i Tribunali.
Un Protocollo del quale si è parlato solo marginalmente, grazie soprattutto ad alcuni articoli della stampa specializzata, complice la crisi di governo e la concentrazione dei riflettori sulle vicende politiche. Eppure, il Protocollo d´intesa siglato presso la sede del Consiglio Superiore della Magistratura tra lo stesso Consiglio di autogoverno della Magistratura,, il Consiglio Nazionale Forense e la Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), è di importanza rilevantissima, in quanto destinato a mutare entro breve tempo i criteri e le modalità di formazione degli Albi tenuti presso i Tribunali civili e penali.
Un Protocollo che, in buona sostanza, costituisce l´applicazione dell´articolo 15 della legge Gelli, il quale, per l´appunto, richiedeva l´elaborazione di nuovi criteri ai fini della formazione così come anche dell´aggiornamento degli Albi. Da un lato. Ma non si tratta solo di un Protocollo in qualche modo indotto dallo jus superveniens. Come si rileva in un articolo apparso su Italia Oggi, una delle testate che ha seguito l´evoluzione della vicenda, nella giornata di ieri, si tratta di un atto in qualche modo necessitato dall´esigenza, direttamente proporzionale alla crescente complessità della scienza e della medicina moderna, di disporre di periti e di consulenti tecnici sempre più culturalmente attrezzati e specializzati nella disciplina di riferimento. Per questo, al termine di una approfondita discussione durata due anni, il Consiglio Superiore della Magistratura, in uno con il Consiglio Nazionale Forense e con la Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri cioè la "Triplice" rappresentativa delle categorie più direttamente interessate dall´articolo 15, hanno sottoscritto il protocollo che assicurerà "attraverso la creazione di linee guida coerenti con la Legge 24, l´adozione di parametri qualitativamente elevati per la revisione e la tenuta degli Albi, affinché, in tutti i procedimenti civili e penali che richiedono il supporto conoscitivo delle discipline mediche e sanitarie, le figure del perito e del consulente tecnico siano in grado di garantire all´autorità giudiziaria un contributo professionalmente qualificato e altamente specializzato".
Grande soddisfazione è stata espressa dai sottoscrittori che hanno affidato le proprie dichiarazioni ad Italia Oggi: "La firma di questo protocollo segna un momento molto importante, una vera e propria svolta sia all´interno degli uffici giudiziari, dove era atteso da magistrati e avvocati, sia nell´ambito degli Ordini dei medici – sono parole del presidente della Decima Commissione del Csm, Renato Balduzzi. Questo testo sarà il testo pilota che sarà poi adattato alle specificità degli altri Ordini delle professioni sanitarie". Uguale soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Consiglio Nazionale Forense: "L´Avvocatura ha dato il suo pieno sostegno a questa iniziativa – ha detto Andrea Mascherin. Con questo CSM abbiamo lavorato in un clima di straordinaria sinergia. Con i medici poi abbiamo una grandissima affinità di intenti: i medici salvano la vita biologica delle persone, gli avvocati quella sociale". "Esprimiamo la nostra soddisfazione e ringraziamo il Csm e il Cnf per questo risultato, che consoliderà il rapporto con la Magistratura e con l´Avvocatura" ha infine asserito il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli. "Con questo protocollo, periti e Ctu si caratterizzeranno sempre più grazie alle competenze specialistiche, per garantire una qualità eccellente in un tempo in cui la medicina ha fatto grandi passi anche in ambiti ultraspecialistici".
In particolare, come anticipato dal periodico, l´Albo consterà di due sezioni per quel che riguarda i medici: una prima per i professionisti medici non odontoiatri ed una seconda per i medici odontoiatri. Ciascuna delle due sezioni dell´Albo riporterà, poi, le specializzazioni degli iscritti, sulla base di quelle riconosciute dalle autorità accademiche, in quanto "è opportuno prendere a riferimento, indicativo e non esaustivo, quelle corrispondenti alle scuole individuate dal Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca". Inoltre, tra le specializzazioni, per la prima volta, ci sarà quella di medicina generale "affinché il giudice possa avvalersi, quando lo richieda la peculiare natura delle questioni tecniche poste dal procedimento, di esperti qualificati in questo ambito dell´assistenza sanitaria".
Continueremo a seguire, naturalmente, con ogni attenzione la vicenda con i dovuti approfondimenti, proponendo su questo portale, al più presto, il testo completo del protocollo così come anche, appena elaborato, del glossario che i sottoscrittori proporranno In tempi rapidi.