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Padre di un alunno colpisce il professore di matematica con una testata.

bullismo

 Un genitore di un allievo di 16 anni chiamato dal proprio figlio a seguito di un rimprovero da parte del professore di matematica perché parlava troppo durante la lezione, agisce con un gravissimo episodio di violenza colpendo l'insegnante con una testata al volto.

I carabinieri del paese in provincia di Cagliari, stanno pertanto valutando di denunciare l'uomo per lesioni, violenze e resistenza a pubblico ufficiale.

L'aggressore è un uomo di 53 anni, che ha colpito il docente di 56 per aver rimproverato il figlio il quale dopo aver insultato l'insegnante che lo aveva rimproverato va via dall'aula per chiamare il genitore.

Il padre, giunto a scuola affronta nei corridoi il professore, colpendolo con una testata al volto.

A seguito dell'episodio a scuola arrivarono carabinieri e anche gli operatori del 118 per portare in ospedale il professore colpito al volto, con il padre dello studente, entrambi trasportati all'ospedale di San Gavino per essere medicati.

 Ed ecco che in questo caso potrebbe applicarsi quanto stabilito ad inizio settembre con l'approvazione del cosiddetto decreto Caivano, secondo il quale il genitore potrebbe rischiare l'arresto immediato in quanto il reato suddetto di violenze, minacce e resistenza a pubblico ufficiale è stato inserito nella lista di quelli per cui è possibile l'arresto facoltativo in fragranza.

Inoltre, in tal caso,  il ministero dell'Istruzione dovrebbe costituirsi parte civile per difendere in tribunale il docente colpito con violenza dal genitore.

La norma approvata con il decreto sicurezza bis, riguarda i pubblici ufficiali, quindi anche gli insegnanti e tutto il personale in servizio nella scuola, come una risposta all'escalation di casi di violenza verso gli insegnanti.

Secondo una nota del ministro dell'Istruzione e del Merito, i casi di violenza verso i docenti sono attestati ormai addirittura su una media di cinque al mese.

Ed allora ci si chiede cosa deve fare in questi casi il docente.

Innanzitutto, deve informare con una lettera scritta il dirigente dell'aggressione verbale o fisica subita, in considerazione dell' art. 2087 del Codice civile inerente la responsabilità del dirigente, il quale è obbligato ad adottare le necessarie misure atte a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei dipendenti.

 Devono essere difatti richiesti e adottati i provvedimenti per garantire le condizioni di sicurezza in ambito lavorativo previste dalla legge e scongiurare il ripetersi di ulteriori aggressioni in grado di provocare danni morali, fisici e/o biologici nei confronti del docente.

Chiaramente è necessario recarsi in pronto soccorso in caso di traumi e ferite per le cure del caso e chiedere il rilascio del relativo certificato medico attestante la diagnosi e le circostanze che hanno causato la richiesta di cure mediche presso la struttura ospedaliera, in modo che la certificazione possa essere allegata alla successiva denuncia da presentare alla polizia giudiziaria o ai carabinieri.

L'allarme lanciato da molti ha addirittura portato alcune associazioni a chiedere di introdurre il DaSco, divieto di accesso in ambiente scolastico, da imporre per un certo periodo di tempo a studenti e genitori colpevoli di violenza verso gli insegnanti.

 

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