"Oggi, il 15 luglio, terremo la nostra assemblea a Roma. Sono contento di rivdere quegli Avvocati che in silenzio e in ombra (troppa ) hanno sostenuto questo movimento dagli albori e sono felice di condividere con loro - tutti insieme - finalmente idee e responsabilità di questo percorso.
Centiaia di avvocati in questi mesi hanno fatto sacrifici enormi: sono scesi avanti la Cassazione sono andati avanti i Tribunali per reclamare la propria dignità e libertà.
L hanno fatto uscendo da Fb e sono tutti felici di averlo fatto.
Le chiacchere i proclami le invidie le piccolezze umane sono a zero".
Sono le parole di Goffredo D´Antona, pubblicate nel gruppo social di A.L.I. ad annunciare la Convention di stamane del movimento, ALI appunto.
Avvocati Liberi è il Movimento forense nato dalla grande petizione sui costi della Cassa forense e dalla protesta, avviata in Sicilia, a Catania, e che dal foro Etneo si è propagata a macchia d´olio a decine e decine di fori di tutta Italia, raggiungendo il clamoroso numero di 30 mila adesioni.
Dopo aver tenuto una clamorosa protesta, il 21 aprile, in piazza Cavour prima davanti il Palazzaccio della Suprema Corte di Cassazione (nella foto, un momento), poi, insieme a N.A.D. (il movimento Nuova Avvocatura Democratica sorto a Napoli), in via Quirino Visconti, sede di Cassa Forense, incontrandone i vertici per esporre le proposte, adesso si riorganizza.
Secondo il suo coordinamento provvisorio, di cui è responsabile e portavoce l´avvocato catanese Goffredo D´Antona la grande adesione registrata da tutti i fori e dai diversi territori del paese alle istanze del movimento richiedono una organizzazione articolata è fortemente democratica è ancorata al principio del pluralismo e della rappresentanza territoriale.
Per questo, Avvocati Liberi celebrerà stamane, 15 luglio, una assemblea straordinaria a Roma, nel corso della quale gli avvocati che, provenienti da tutti i fori, hanno partecipato alla protesta degli ultimi mesi, discuteranno la bozza di un documento che è un vero e proprio programma politico forense che contiene tutte le rivendicazioni di questi mesi, che, dicono dal movimento, sono state tutte disattese dai vertici di Cassa forense, nonostante le garanzie e le rassicurazioni che erano state fornite nel corso dell´incontro del 21 aprile.
L´assemblea programmatica di Avvocati Liberi di oggi discuterà anche di una nuova protesta davanti la sede di Cassa forense, che, anticipano dal movimento, si terrà il prossimo 21 luglio.
Due appuntamenti certamente importanti, che anche la nostra redazione, sensibile e concorde con i temi fatti propri dai movimenti, seguirà con estrema attenzione, cercando di dar conto ai Colleghi di quanto sarà deciso.
Intanto, come promesso, siamo in grado di pubblicare la bozza di programma che sarà discussa nel corso dell´assemblea di domani, e che affronta tutti i nodi principali della crisi dell´avvocatura di questi anni e dall´indubbio scollamento che si è registrato tra i professionisti del Foro e la loro Cassa.
Ecco il documento:
"L´Avvocatura Italiana e quindi la sua funzione Costituzionale è oggi sotto attacco
Un attacco costante che sminuisce il ruolo delle Toghe annullando la funzione di garanzia a favore di una inaccettabile visone mercantilistica dell´Avvocato.
La Cassa forense oggi più che mai non è l´ente che deve assicurare una vecchiaia dignitosa agli Avvocati.
Contributi previdenziali non collegati al reddito, ed in specie gli odiosi contributi minimi somme ingenti dovute anche per redditi zero
A fronte di questo la Cassa i suoi delegati rifiutano ogni trasparenza sul loro operato sulle operazioni finanziarie condotte sulle votazioni su tutto quel minimo controllo che ogni avvocato ha il diritto di conoscere sull´ operato di ente e di avvocati che dovrebbero essere al servizio dell´avvocatura.
Per non parlare di possibili conflitti di interessi tra operazioni della cassa e i singoli avvocati
Né può tacersi dell´ammontare dei compensi dei delegati e dei componenti dell´ammirazione della cassa. Compensi oggettivamente inopportuni e che diventano indegni in questo particolare momento storico dell´avvocatura.
Tutto ciò risulta poi inconcepibile le alla luce delle pensioni indecorose erogate da un ente ricchissimo ed a fronte dei contributi versati per decenni
Uguale considerazioni vanno fatte per i compensi e l condotta dei membri del Consiglio Nazionale forense.
Noi rifiutiamo ogni selezione degli Avvocati basata sul reddito professionale .
Rifiutiamo l´idea che Avvocato sia solo quello che è nella possibilità di pagare i contributi.
Noi siamo Avvocati liberi per una per una Avvocatura Libera, libera anche nello scegliere quanto guadagnare.
Pensiamo alle donne Avvocato che decidono di scegliere di essere anche madri pur volendo continuare ad essere Avvocati e a tutti i sacrifici che questo comporta anche in termine di rinunzie professionali ed economiche .
Un Avvocato nel secolo scorso scriveva: "Molte professioni possono farsi col cervello e non col cuore. Ma l´avvocato no. (...) L´avvocato deve essere prima di tutto un cuore: un altruista, uno che sappia comprendere gli altri uomini e farli vivere in sé, assumere i loro dolori e sentire come sue le loro ambasce. L´avvocatura è una professione di comprensione, di dedizione e di carità. Per questo amiamo la toga".
E per questo rifiutiamo la visione mercantilistica e meramente imprenditore dell´avvocatura. Pensiamo alla aberrazione del socio di capitali negli studi legali.
Oggi la funzione Costituzionale della difesa dei diritti non è messa in crisi solo da una cassa forense che rifiuta ogni trasparenza. Non c è solo una visione mercantile della nostra professione. Gli avvocati sono costretti ad una serie di adempimenti che impediscono una vera tutela dei diritti dei propri assisiti.
Basti pensare al mercimonio dei crediti formativi.
Rifiutiamo l´idea che l´aggiornamento professionale rappresentato da questo sistema di crediti cosi come strutturato. Fonte di prebende di vario tipo per pochi soggetti
Oggi gli Avvocati vedono compressi i loro diritti fronte di una serie di doveri e di obblighi che rende impossibile un sereno esercizio della difesa dei diritti.
Si pensi al processo telematico e alle copie di cortesia ai regali che siamo costretti a fare, a quelli che sembrano essere dei regali alle compagnie assicurative, alle condizioni di lavoro alle quali siamo sottoposti (personale di cancelleria assolutamente insufficiente, aule inadeguate) alla sistematica violazione o non applicazione di varie norme (si pensi alle difficoltà di ogni tipo relativa al gratuito patrocinio).
Dobbiamo avere però il coraggio di ammettere che molte colpe sono degli Avvocati. Pensiamo al sistema delle pratiche fittizie, pensiamo al mero sfruttamento dei praticanti senza alcun insegnamento che produrrà solo avvocati inadatti a svolgere la funzione di avvocato. Manca nell´avvocatura forse un po´ di autocritica.
Se un avvocato è maleducato se un avvocato è impreparato se un avvocato non si aggiorna realmente spesso la colpa è di chi gli ha consentito di frequentare come praticante il proprio studio
A fronte di questa crisi gli organi istituzionali tutti CNF Cassa Forense Consigli dell´ordine si mostrano assolutamente impreparati e assolutamente scollegati con la base dell´avvocatura.
Ma anche qui le colpe degli Avvocati risultano palesi stante che tutti questi organi sono comunque rappresentanza degli avvocati.
Vogliamo risvegliare le coscienze degli avvocati anche i termini di critica di politica forense e di scelte dei propri rappresentanti
Vogliamo costituire un movimento che tuteli gli Avvocati per tutelare la loro funzione Costituzionale.
Un movimento di Avvocati Liberi, di sentinelle della Costituzione, di quegli avvocati che ci mettono prima di tutto cuore nelle loro professione. Quelli che pretendono Dignità e Libertà nel loro Lavoro".