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Nintendo e i suoi brevetti innovativi

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​Nintendo ha registrato un brevetto per l'individuazione dei cheater online. Si tratta di una tecnologia che mira a individuare ogni modifica ai giochi, implementando un programma di conferma che verifica di continuo le modifiche al codice del software.

Il brevetto spiega come funzionerà questa nuova tecnologia a livello tecnico: "implementa dei programmi di conferma che sfruttano tecniche di riutilizzo del codice. In particolare la tecnologia fa riferimento a dei programmi di conferma auto generati per, tra gli altri aspetti, individuare se un programma è stato modificato."

Lo stesso brevetto fa poi riferimento diretto all'uso che ne verrà fatto in ambito videoludico, ossia combattere i cheater, che sono particolarmente diffusi nei giochi multiplayer online.In particolare, i giocatori possono modificare il software in modo da fargli avere dei vantaggi sugli altri, su sistemi differenti, in una partita multigiocatore.

Questi ingiusti vantaggi fanno sì che il gioco sia molto meno soddisfacente per l'utente, influendo così sull'esperienza e sull'interazione uomo-utente nel gioco. Inoltre, tali modifiche al programma di gioco creano dei rischi per la sicurezza della piattaforma.

Nintendo ha sempre amato sperimentare con la tecnologia. A volte riuscendo a sconvolgere il mercato, e altre fallendo in maniera spettacolare.

Allo stesso modo, negli ultimi tempi, Nintendo ha creato un altro brevetto, quest'ultimo parecchio strano, niente di lontanamente paragonabile ai Joy-Con che, pur con i loro problemi, rappresentano comunque un concentrato di ottima tecnologia. Come riporta Nintendo Life, è un nuovo brevetto decisamente curioso. Una tecnologia sviluppata dal responsabile tecnico di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, che non è stata applicata a nessun gioco specifico, ma che potrebbe farlo in futuro. Un processo chiamato "deformazione", ed è stranamente legato ai vestiti. Si tratta, infatti, di un procedimento per cui le texture dei vestiti di un personaggio non vadano ad intersecarsi con i modelli dei personaggi.

Per fare un esempio, giocando ad un videogame, tutti sanno che un mantello si può incastrare dentro un personaggio, oppure un cappello può non coprire esattamente tutti i capelli della testa, risultando poco attinente alla realtà ed essenzialmente virtuale (perchè questo è). 

La novità di questo bizzarro e particolare brevetto è che dovrebbe appunto evitare questi errori ''grafici'', rendendo i personaggi stessi più naturali e più simili alle persone reali. Quindi, in realtà, si tratterebbe sostanzialmente di un lavoro di grafica per creare uno spazio più ampio nelle immagini stesse e consentire agli abiti di aderire in maniera più realistica.

 

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