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Il potere di una foto. Oppure di un tweet. Nell'era di internet, è un mistero come un anonimo possa postare una foto, certo suggestiva eppure normalissima, e questa foto possa diventare, in pochi giorni, una delle più condivise nei social in tutti i continenti, ed in particolare nel mondo occidentale. John R. Watret ne è l'autore, e dice così: «Ho appena viaggiato da Los Angeles ad Atlanta su un volo Delta con un equipaggio formato da madre e figlia. Un grande volo. E una grande ispirazione per le giovani donne».
«Non twitto molto - ha detto Watret all'Università dell'Aeronautica di Embry Riddle - però domenica mattina il mio telefono bolliva per le notifiche». Loro due, invece, sono il capitano Wendy Rexon e sua figlia Kelly nella cabina di pilotaggio del Boeing 757. «Una donna e le sue due bambine volevano visitare la cabina. Dopo l'ok da parte dell'hostess, ho sentito dalla signora che a comandare l'aereo c'erano una madre con sua figlia»
Ma la verità, sostengono in molti nei commenti, è ben più profonda. Il mondo della tecnologia è sempre stato per soli uomini, e in un aereo il ruolo delle donne è stato interpretato come quello delle hostess, confinato all'intrattenimento dei passeggeri, magari, nella comune vulgata, con punte di sottile sessismo. Ed invece no. Le donne qui comandano, e non un aereo da poco ma un mostro. E si tramandano questo ruolo di generazione in generazione. Ecco svelato il mistero, una istantanea conta più di mille manifesti veterofemministi. Le donne non rivendicano nulla, sono già al comando. E forse, pensandoci bene, lo sono da sempre.
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