Se questo sito ti piace, puoi dircelo così

Dimensione carattere: +

Knox, dieci anni dopo "Mi manca Meredith, ho il diritto di piangerla anche io"

Il 2 novembre 2007 Meredith Kercher fu trovata morta nell´appartamento in cui abitava a Perugia. Per il delitto vennero accusati e poi assolti l´amica americana e Raffaele Sollecito: dieci anni dopo i due ricordano la vicenda. La sorella di Meredith: "Il caso è stato abbandonato?"

"Dieci anni fa la mia amica veniva violentata e assassinata da un ladro mentre era a casa da sola nell´appartamento che abbiamo condiviso a Perugia, in Italia". Comincia così il lungo ricordo di Amanda Knox affidato alle pagine di Westside Seattle. Riga dopo riga racconta i "momenti passati insieme, fianco a fianco", a "leggere, a prendere il sole sulla terrazza, a suonare la chitarra", ma soprattutto rivendica il suo "diritto a piangere l´amica scomparsa".

A ricordare la studentessa inglese è stato anche Raffaele Sollecito, che su Twitter ha scritto: "Sono passati dieci anni, eppure niente sembra cambiato. A quest´ora ero felice e spensierato; ad una settimana dalla laurea...". E ancora: "Progettavo di studiare game development in Irlanda, invece, dopo qualche giorno mi accusarono di un omicidio che neppure sognerei mai".

Nella lettera, Amanda ha rievocato l´ultima volta che vide Meredith "mentre si infilava la borsa sulla spalla e mi salutava per poi uscire con i suoi amici britannici". Poi si è lasciata andare a uno sfogo in cui ha ripercorso la vicenda giudiziaria che scaturì dalla morte dell´amica: "Le mie memorie su Meredith sono sepolte sotto le orribili foto dell´autopsia, gli insulti verbali e le minacce di morte che ho ricevuto (e ancora ricevo), le false accuse, gli anni di carcere che ho sopportato, i processi multipli e i titoli spaventosi"

"Mi deprime - ha sottolineato Amanda - sapere che il piangerla mi costi critiche per ogni cosa che io oggi dica o non dica. Ma ancora più deprimente è il fatto che Meredith oggi non sia qui, mentre meriterebbe di esserci. Mi manca e le sono grata per il ricordo dei tempi passati insieme".

· LA LETTERA DELLA SORELLA DI MEREDITH

"Che fine ha fatto questo caso?", quello dell´omicidio di Mez: è la domanda che pone Stephanie Kercher, la sorella della studentessa inglese. "È difficile darsi pace non sapendo esattamente cosa successe quella sera", continua nella lettera al legale della famiglia, l´avvocato Francesco Maresca.

"Non sappiamo, e probabilmente non sapremo mai, nulla di nuovo - ha scritto Stephanie - su ciò che le è accaduto. Sono delusa dal sistema giuridico italiano in quanto si è contraddetto più volte nelle sue decisioni, e non ha cercato nuove piste investigative". Ma la sorella di Meredith e la sua famiglia sono anche "per sempre grati al popolo italiano per il suo supporto e la sua bontà nel ricordare Mez".

· I PUNTI DEL CASO CHE ATTENDONO RISPOSTA

"Nel Meredith Kercher case - ha ribadito l´avvocato Maresca - tutti sappiamo che Rudy Guede, l´unico condannato, non era solo, ma sappiamo anche che per lo Stato non ci sono altri colpevoli". E per Giuliano Mignini, il magistrato dell´indagine, "resta un punto interrogativo", ha detto alla Nazione, "una vicenda che lascia l´amaro in bocca, è come una ferita aperta".

I processi per l´omicidio Kercher si sono conclusi con la condanna di Guede a 16 anni di reclusione, con l´abbreviato, e l´assoluzione definitiva di Raffaele Sollecito e Amanda Knox.
"A prescindere da ciò che la gente pensa sulla colpevolezza o innocenza di Knox e Sollecito - ha sottolineato - il giudice li ha assolti. Hanno però anche detto che Guede non ha agito da solo. Quindi, che fine fa questo caso? Stanno forse seguendo altre piste investigative? O stanno forse confermando che Knox e Sollecito si trovavano lì ma non sono in grado di identificare esattamente il ruolo che hanno avuto negli eventi? Conseguentemente, loro sarebbero comunque assolti. O stanno forse dicendo che il caso è chiuso per sempre anche se irrisolto?".

· IL SALUTO DI PARENTI E AMICI
Domani Stephanie ricorderà la sorella con una visita al cimitero: "Non ci piace ricordare l´anniversario della morte di Meredith, ma preferiamo celebrare il suo compleanno. Al cimitero ricorderemo Mez a modo nostro. Anche gli amici verranno per celebrare i dieci anni di amicizia con Meredith e non per ricordare il tragico evento".


Fonte: La Repubblica, 1.11.2017

 

Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.

Cimiteri preda del racket. Dai falsi mendicanti ai...
Cassazione: se il matrimonio è stato breve, non sp...

Cerca nel sito