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Un vero dilemma, quello degli istituti d'istruzione (college) americani, fa riferimento proprio alla famosissima applicazione utilizzata da tantissimi ragazzi: TikTok.
L'ultimo appello al boicottaggio del popolarissimo social network cinese è arrivato dal commissario per l'istruzione della Louisiana Cade Brumley, che ha consigliato martedì alle scuole pubbliche di bandire l'app dai dispositivi a causa di problemi di sicurezza e privacy.
Un numero consistente di insegnanti e politici sostiene infatti che vi sia un notevole rischio di sicurezza che il governo cinese ottenga dati personali e li utilizzi per promuovere la sua propaganda – oltre a danneggiare la salute mentale dei ragazzi.
Il divieto di utilizzare i dispositivi in dotazione alla scuola è stato attuato anche dai college pubblici della Georgia, per la precisione da 26 tra università e college.
Ma non è finita qui: l'8 dicembre, il governatore dell'Oklahoma Kevin Stitt ha emesso un ordine esecutivo che vieta l'uso di TikTok da parte delle agenzie statali, e gli istituti di istruzione superiore lo hanno rapidamente seguito.
Quella dei legislatori americani contro il social network cinese è quindi una battaglia destinata a intensificarsi. Uno scontro che recentemente è finito financo al Congresso, che ha proposto di vietare l'uso dell'app sulla maggior parte dei dispositivi in dotazione ai funzionari governativi e ai parlamentari.
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Sono un’appassionata di diritto delle nuove tecnologie e lo faccio da Avvocatessa e giornalista, studiando, applicando e raccontando le regole e le politiche dell’innovazione in ambito nazionale ed europeo.