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Giudice a Collega siciliano "Stia zitto, siamo in un posto civile". Quando l´ignoranza indossa la Toga.

Un incredibile episodio, accaduto nei giorni scorsi, che sembra proprio ispirato da prepotenza, arroganza, inciviltà ed ignoranza, con protagonista un giudice assegnato alla sede di Trento nei confronti di un Collega, originario della Sicilia.

Un episodio che conferma come la rozzezza e l´incultura spesso è presente, al di là delle prestigiosissima e funzioni ricoperte, in ogni ordine professionale. Della serie: puoi anche farti chiamare eccellenza ma sono i tuoi comportamenti a fare di te un vero Signore.

"Avvocato taccia, qua siamo in un posto civile, non siamo a Palermo" è la frase che, secondo alcune agenzie di stampa confermate dall´interessato, il giudice, presidente del Tribunale del Riesame di Trento, ha ammonito il Collega durante una udienza.

L´Adnkronos riporta la testimonianza dell´avvocato Stefano Giordano, che si dice "preoccupato per l´accaduto". Secondo quanto raccontato da Giordano il presidente del Tribunale del Riesame di Trento Carlo Ancona avrebbe addirittura impedito di svolgere l´arringa al difensore.

L´avvocato si trovava infatti a Trento per l´udienza con un indagato anche egli palermitano. Giordano ha richiesto e ottenuto che fosse messa a verbale la spiacevole uscita del magistrato definita dallo stesso evidentemente di natura razzista.

Giordano, che anche il figlio del magistrato Alfonso Giordano, che fu presidente al primo maxiprocesso di Palermo contro Cosa Nostra, ha anche annunciato che insieme al presidente dell´Ordine di Palermo Francesco Greco presenterà un esposto che sarà prontamente comunicato al Csm e alle altre autorità istituzionali competenti.

La frase choc approda al Consiglio superiore della magistratura. Il componente togato del Csm Piergiorio Morosini ha chiesto ieri pomeriggio l´apertura di una pratica. La richiesta è stata sottoscritta anche da altri componenti, tra cui Antonello Ardituro, da Ercole Aprile, da Luca Forteleoni e da Saro Spina. Nella richiesta i componenti del Csm parlano di una frase "dai toni inaccettabili, di matrice razzista".

La solidarietà piena della nostra redazione al collega, unita ad una richiesta di accertamento dei fatti e di adozione delle misure disciplinari nei confronti del Giudice qualora gli stessi siano confermati nei termini descritti dalle agenzie di stampa.

Il giudice Carlo Ancona (in foto) ha 69 anni ed è in magistratura da 40 anni, ha svolto servizio sempre a Trento ma è di origini abruzzesi.


 

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