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Francesco parla a giudici: "Denaro mafie insanguinato, tratta persone e migranti reati gravissimi"

Papa Francesco riceve in Vaticano i membri della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e li invita a non scoraggiarsi nel lottare contro la corruzione e la violenza. «Il denaro degli affari sporchi e dei delitti mafiosi è denaro insanguinato e produce un potere iniquo», ha detto, «tutti sappiamo che il diavolo "entra dalle tasche": è lì, la prima corruzione»
Pubblichiamo il testo integrale del discorso del Papa*
Gentili Signore e Signori,
 
sono lieto di accogliere voi che rappresentate la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Vi saluto cordialmente e ringrazio il Dott. Franco Roberti per le sue parole.
 
Le funzioni a voi affidate dallo Stato riguardano il perseguimento dei reati delle tre grandi organizzazioni criminali di stampo mafioso: mafia, camorra e ´ndrangheta. Esse, sfruttando carenze economiche, sociali e politiche, trovano un terreno fertile per realizzare i loro deplorevoli progetti. Tra le vostre competenze vi è pure il contrasto al terrorismo, che sta assumendo sempre più un aspetto cosmopolita e devastante. Desidero esprimervi il mio apprezzamento e il mio incoraggiamento per la vostra attività, difficile e rischiosa, ma quanto mai indispensabile per il riscatto e la liberazione dal potere delle associazioni criminali, che si rendono responsabili di violenze e sopraffazioni macchiate da sangue umano.
 
La società ha bisogno di essere risanata dalla corruzione, dalle estorsioni, dal traffico illecito di stupefacenti e di armi, dalla tratta di esseri umani, tra cui tanti bambini, ridotti in schiavitù. Sono autentiche piaghe sociali e, al tempo stesso, sfide globali che la collettività internazionale è chiamata ad affrontare con determinazione. In questa prospettiva, ho appreso che la vostra attività di contrasto del crimine viene opportunamente svolta in collaborazione con i colleghi di altri Stati. Tale lavoro, realizzato in sinergia e con mezzi efficaci, costituisce un argine efficace e un presidio di sicurezza per la collettività.
 
La società fa grande affidamento sulla vostra professionalità e sulla vostra esperienza di magistrati inquirenti impegnati a combattere e sradicare il crimine organizzato. Vi esorto a dedicare ogni sforzo specialmente nel contrasto della tratta di persone e del contrabbando dei migranti: questi sono reati gravissimi che colpiscono i più deboli fra i deboli! Al riguardo, è necessario incrementare le attività di tutela delle vittime, prevedendo assistenza legale e sociale di questi nostri fratelli e sorelle in cerca di pace e di futuro. Quanti fuggono dai propri Paesi a causa della guerra, delle violenze, delle persecuzioni hanno diritto di trovare adeguata accoglienza e idonea protezione nei Paesi che si definiscono civili.
 
A complemento e rafforzamento della vostra preziosa opera di repressione, occorrono interventi educativi di ampio respiro, rivolti in particolare alle nuove generazioni. A tale scopo, le diverse agenzie educative, tra cui famiglie, scuole, comunità cristiane, realtà sportive e culturali, sono chiamate a favorire una coscienza di moralità e di legalità orientata a modelli di vita onesti, pacifici e solidali che a poco a poco vincano il male e spianino la strada al bene. Si tratta di partire dalle coscienze, per risanare i propositi, le scelte, gli atteggiamenti dei singoli, così che il tessuto sociale si apra alla speranza di un mondo migliore.
 
La mafia è morte, e il diavolo entra dalle tasche
Il fenomeno mafioso, quale espressione di una cultura di morte, è da osteggiare e da combattere. Esso si oppone radicalmente alla fede e al Vangelo, che sono sempre per la vita. Quanti seguono Cristo hanno pensieri di pace, di fraternità, di giustizia, di accoglienza e di perdono. Quando la linfa del Vangelo scorre nel discepolo di Cristo, maturano frutti buoni ben riconoscibili anche all´ esterno, con corrispondenti comportamenti, che l´ apostolo Paolo identifica con «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22).
 
Penso alle tante parrocchie e associazioni cattoliche che sono testimoni di questi frutti. Esse svolgono un encomiabile lavoro sul territorio, finalizzato alla promozione della gente, una promozione culturale e sociale volta a estirpare progressivamente dalla radice la mala pianta della criminalità organizzata e della corruzione. In queste iniziative, si manifesta altresì la prossimità della Chiesa a quanti vivono situazioni drammatiche e hanno bisogno di essere aiutati ad uscire dalla spirale della violenza e rigenerarsi nella speranza.
 
Cari fratelli e sorelle, il Signore vi dia sempre la forza di andare avanti, di non scoraggiarvi, ma di continuare a lottare contro la corruzione, la violenza, la mafia e il terrorismo. Sono consapevole del fatto che il lavoro che voi svolgete comporta anche il rischio della vita, questo lo so; e il rischio di altri pericoli per voi e per le vostre famiglie. Il modo mafioso di agire fa queste cose. Per questo richiede un supplemento di passione, di senso del dovere e di forza d´ animo, e anche, da parte nostra, di tutti i cittadini che beneficiamo del vostro lavoro, [un supplemento] di sostegno, di preghiera e di vicinanza. Io vi assicuro che vi sono tanto vicino, nel vostro lavoro, e prego per voi.
 
Al tempo stesso, il Signore giusto e misericordioso tocchi il cuore degli uomini e delle donne delle diverse mafie, affinché si fermino, smettano di fare il male, si convertano e cambino vita. Il denaro degli affari sporchi e dei delitti mafiosi è denaro insanguinato e produce un potere iniquo. Tutti sappiamo che il diavolo "entra dalle tasche": è lì, la prima corruzione.
 
Per voi, le vostre famiglie e il vostro lavoro invoco il sostegno del Signore. Ripeto: vi sono molto vicino. E mentre chiedo anche a voi di pregare per me, di cuore vi benedico.
 
Il Signore benedica voi e le vostre famiglie.
* Pubblicato su Famiglia Cristiana


Fonte: Famiglia Cristiana

 

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