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Fonte: https://www.codicedeontologico-cnf.it/
Inquadramento normativo: art.22 D.P.R. n. 641/1972.
Con parere n.24 del 22 marzo 2024 il Consiglio Nazionale Forense ha fornito delucidazioni in relazione all'obbligo di versamento della tassa sulle concessioni governative previsto dall'art.22, punto 8, della tariffa allegata al D.P.R. n.641. Questo articolo, tra gli atti soggetti a tassazione, include i provvedimenti relativi all'iscrizione in albi o elenchi istituiti per l'esercizio di "attività industriali o commerciali e di professioni, arti o mestieri".
Ci si è chiesti se il versamento della suddetta tassa sia dovuto anche per i professionisti iscritti
L'orientamento dell'Agenzia delle Entrate
A questo riguardo, l'Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, ritiene che i provvedimenti di iscrizione dei professionisti nell'elenco dei mediatori familiari e nell'elenco dei delegati alle operazioni di vendita soggiacciono alla tassa sulle concessioni governative nella misura di € 168 (art. 22, punto 8, D.P.R. n. 641/1972) in quanto consistono in provvedimenti aventi efficacia "abilitante" rispetto allo svolgimento di una data attività professionale.
Il quesito posto al Consiglio Nazionale Forense
In merito a questo orientamento è stato chiesto parere al Consiglio Nazionale Forense, in quanto se, come ritenuto dall'Agenzia delle Entrate, risultasse corretto richiedere il pagamento della suddetta tassa al momento dell'iscrizione negli elenchi, l'avvocato che vi si iscrive si troverebbe a pagare la medesima tassa due volte, atteso che il pagamento della tassa sulle concessioni governative verrebbe già assolto dal professionista al momento dell'iscrizione nel proprio albo professionale.
Il quesito posto al Consiglio Nazionale Forense
In merito a questo orientamento è stato chiesto parere al Consiglio Nazionale Forense, in quanto se, come ritenuto dall'Agenzia delle Entrate, risultasse corretto richiedere il pagamento della suddetta tassa al momento dell'iscrizione negli elenchi, l'avvocato che vi si iscrive si troverebbe a pagare la medesima tassa due volte, atteso che il pagamento della tassa sulle concessioni governative verrebbe già assolto dal professionista al momento dell'iscrizione nel proprio albo professionale.
Il parere del Consiglio Nazionale Forense
Il Consiglio ha, innanzitutto, ricordato che la tassa sulle concessioni governative di cui al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 641, ha come presupposto l'adozione, da parte dell'amministrazione competente, di un provvedimento amministrativo che garantisca all'interessato l'esercizio di un diritto o di una facoltà (concessioni, licenze, autorizzazioni, o altro genere di certificazioni/attestazioni); con la conseguenza che l'applicabilità del tributo è correlato al legame di funzionalità tra la suddetta iscrizione e l'esercizio di un'attività di carattere "industriale", "commerciale" o "professionale".
Ne discende che occorre indagare
Analizzando la questione sottopostagli, il Consiglio ha rilevato che
Alla luce delle suddette argomentazioni normative il Consiglio ha, quindi, escluso che gli elenchi in esame abbiano la finalità di consentire ai soggetti ivi inseriti l'esercizio di un'attività (altrimenti preclusa) a contenuto "professionale" ed ha negato la sussistenza del presupposto applicativo della tassa sulle concessioni governative.
Infine il Consiglio ha auspicato un intervento chiarificatore da parte del legislatore, che escluda l'applicabilità della tassa sulle concessioni governative, con riferimento agli elenchi di cui agli artt. 12-bis e 179-ter disp. att. c.p.c.
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Il mio nome è Anna Sblendorio. Sono una persona curiosa e creativa e mi piace il contatto con la gente. Amo dipingere, ascoltare musica, andare a teatro, viaggiare e passare del tempo con la mia famiglia ed i miei amici. Nel 2008 mi sono laureata in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Bari "Aldo Moro" e successivamente ho conseguito l'abilitazione per l'esercizio della professione da avvocato. Nel corso degli anni ho collaborato con diversi centri di formazione occupandomi di tutoraggio in materie giuridiche e nel 2022 ho iniziato a collaborare con la testata giuridica online www.retidigiustizia.it.