Se questo sito ti piace, puoi dircelo così

Dimensione carattere: +

Di Matteo: "Un terremoto legge su confisca di beni a corrotti". Il pm: "Memoria Pio La Torre tradita da partiti nati da Pci"

"Sarebbe come la Rognoni-La Torre del 1982". Queste le parole pronunciate dal pm Nino Di Matteo sul ddl che estende la normativa antimafia sulla confisca di beni ai corrotti. Ed ancora: "Sarebbe un terremoto, sono convinto che l´approvazione segnerebbe un momento di svolta nella lotta al sistema criminale integrato come fu epocale l´approvazione della legge La Torre del 1982".

Dopo un periodo di silenzio Nino Di Matteo torna protagonista assoluto della vita pubblica e in particolare del fronte della legalità partecipando a Palermo al convegno di presentazione della legge promossa da Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, già segretario del Partito comunista italiano della Sicilia, ideatore assieme a Virginio Rognoni della legge La Torre-Rognoni e ucciso da Cosa Nostra insieme al suo collaboratore ed autista Rosario Di Salvo, e da Antonino Ingroia, ex suo collega della Dda, e già procuratore capo della Repubblica a Palermo, rilasciando una intervista al Fatto Quotidiano (articolo pubblicato il 3 maggio dal quale sono tratte le espressioni del pm).

"Sarebbe un terremoto perché segnerebbe un momento di svolta allo stesso modo in cui segnò una svolta epocale l´approvazione della legge La Torre del 1982: dalle intercettazioni sappiamo che le ossessioni costanti dei boss erano quelle di abolire o attenuare quell´impianto normativo. Ed era una delle condizioni che Salvatore Riina poneva attraverso il papello per far finire le stragi insieme all´abolizione dell´ergastolo. Per il sistema della corruzione e per la gestione lobbistica del potere questa legge costituirebbe un terremoto capace di sovvertire delicati equilibri criminali fondati sulla garanzia di impunità e sulla valutazione dei costi benefici rischi che fa pendere la bilancia a vantaggio della scelta corruttiva".

"Oggi c´è un tentativo di rivedere al ribasso il sistema delle misure di prevenzione patrimoniali sfruttando abilmente le incrostazioni del sistema che pure devono essere individuate e colpite. Ma ciò non deve costituire lo strumento per depotenziare l´arma delle indagini antimafia", ha detto ancora Di Matteo riferendosi al caso Saguto.

Ha aggiunto ancora: la memoria di La Torre oggi "viene continuamente nei fatti mortificata dalla classe politica, anche da quella che milita nei partiti che sono nati dal vecchio Pci" e, quanto a questo ddl, "Sul sostegno a questo progetto di legge si gioca l´ennesima occasione di riscatto di un ceto politico che ha bisogno di riacquistare credibilità e autorevolezza cominciando a privilegiare l´onestà (...). Resto convinto che estendere la disciplina sulle misure di prevenzione patrimoniali anche ai corrotti segnerebbe una svolta di eccezionale portata".


 

Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.

Miur: stabilizzazioni in due tempi per 12.600 catt...
Condannabile a risarcimento danni chi abbandona co...

Cerca nel sito