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CSM, parla il vicepresidente Legnini: "Subito nuovi concorsi magistratura, stop a nomine ´a pacchetto´ Csm, linee guida su intercettazioni"

Una intervista che non passerà inosservata, quella rilasciata poche ore fa al Corsera dal vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, appena pubblicata nella edizione web del noto quotidiano milanese.
Il quale, per prima cosa, torna ad insistere sul varo di un decreto legge che intervenga sull´età pensionabile di 180 alti magistrati, sullo stop da parte del Csm delle «nomine a pacchetto» e su altre misure dirette ad impedire «eccessi e degenerazioni» del sistema correntizio del consiglio superiore.
«Spetta al governo assumere una decisione. La riforma del 2014, con l´abbassamento dell´età massima di permanenza in servizio da 75 a 70 anni, sta producendo un´esteso ricambio generazionale di magistrati. I pensionamenti hanno accresciuto le scoperture di organico fino a circa mille unità. Così, a un flusso in uscita rilevante non corrisponde un proporzionato flusso in entrata. La prima proroga di un anno per i magistrati tra i 70 e i 72 anni ha attenuato il fenomeno ma le carenze permangono. Un decreto analogo produrrebbe la permanenza in servizio di soli 180 magistrati. Noi abbiamo proposto di agire anche sull´accesso dei giovani, riducendo il tirocinio oggi fissato in 18 mesi e aumentando i concorsi».
Sulle nomine, il Vicepresidente annuncia un superamento del sistema:
«Le nomine a pacchetto con il nuovo Regolamento saranno superate, ciascun consigliere potrà intervenire in plenum per proporre un´alternativa al singolo candidato. Numerose saranno le innovazioni sulla collegialità, trasparenza e leggibilità delle decisioni, tra cui mi auguro la pubblicità dei verbali della V commissione che si occupa di nomine».
Novità importanti anche sulle intercettazioni:
«Dopo le importanti circolari di alcuni procuratori, il consiglio ha adottato una coraggiosa risoluzione che ha indicato linee guida per meglio conciliare, a legislazione invariata, l´obbligatorietà dell´azione penale e il ricorso indispensabile alle intercettazioni con il diritto alla privacy, il diritto di difesa e il diritto di cronaca. Senza confusione di ruoli, se il legislatore intenderà conferirle forza di legge saremo soddisfatti. Se intenderà andare oltre, vedremo... Penso anche che quelle misure stiano già producendo effetti positivi. Forse molti degli abusi lamentati si sarebbero potuti evitare applicando quelle buone pratiche organizzative».

 

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