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Cassa, richieste modifiche ad authority: "Con mesi in più in anno aumenteremmo contributo e investimenti"

Un fulmine a ciel sereno.
Il 2018 è appena iniziato ma, a quanto pare, non è ancora certo se consterà dei soliti 12 mesi o se ad essi, artificiosamente, se ne aggiungeranno altri 3.

Secondo indiscrezioni non ancora confermate, infatti, Cassa Forever avrebbe "fondatamente" chiesto alle autorità di poter portare a 15 i mesi del 2018 "anche limitatamente al calendario degli avvocati italiani". Una sorta di simulazione, così è stata chiamata. Ed avrebbe scelto la data di decorrenza di tale nuovo calendario: "Il 13 febbraio sicuramente, ha affermato il presidente, è un martedì piuttosto grasso, è quella che ci è sembrata più adatta per presentare tutta la nostra programmazione annuale".

Il provvedimento, sempre secondo le indiscrezioni giornalistiche, consentirebbe all´ente di poter aumentare il contributo soggettivo a carico dei propri iscritti nella misura di un quinto.

Si tratta, avrebbe dichiarato il presidente dell´ente, di "una misura senza alcun impatto sulla finanza pubblica", in quanto i mesi del calendario rimarrebbero 12, ma "sarebbero computati nella misura di 15 solo ed esclusivamente con riguardo alla periodicità e soprattutto alla entità della tassazione" mentre sarebbe esclusa ogni loro influenza sugli altri istituti compresi quelli riguardanti i medesimi iscritti, a partire dal periodo di sospensione legale: "Non è nostra intenzione proporre l´ampliamento di tale periodo, anche perché, all´interno dei nostri organi, non tutti sono personalmente interessati all´esercizio dell´attività forense".

Rispondendo alla domanda su quali siano le ragioni della proposta, il presidente di Cassa Forever avrebbe così dichiarato: "Se la modifica del calendario passasse, con le risorse derivanti dall´aumento dei contributi, potremmo fare nuovi investimenti nell´interesse degli iscritti, che ci consentiranno di ulteriormente potenziare quella politica di Welfare che, raccogliendo le unanimi richieste degli iscritti di ogni generazione, particolarmente dei giovani, abbiamo posto in essere da tempo, garantendo a tutti, se non un´assistenza e una pensione, benefici che fanno capo ad una cultura ormai superata, almeno un computer con una connessione mobile che consenta di poterlo utilizzare per la panchina di un parco pubblico, così come già fatto, secondo i dati in nostro possesso, da 20mila avvocati, che hanno così delocalizzato il proprio studio legale, appagando anche il desiderio di poter respirare aria pulita anche in città piene di smog".

Si tratta di un compito certamente impegnativo, ha concluso, che ci obbligherà ad indire ulteriori sessioni di lavoro. "Ma non ci preoccupiamo di questo. Oltretutto, per volontà unanime dei nostri iscritti, essi si faranno carico ben volentieri della spesa per le nostre sedute, diaria e gettoni compresi, che ovviamente interpretando i loro sentimenti, aggiornemo proporzionalmente alla maggiore durata dell´anno".

Ogni riferimento a fatti, cose e persone, contenuto nel presente scritto è assolutamente involontario. Trattasi di un racconto di mera fantasia.

 

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