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Presentato giovedì 5 dicembre presso la Sala stampa della Camera dei Deputati il libro del giurista siciliano Pietro Gurrieri "Autonomia differenziata. Come la destra ha spaccato l'Italia" edito da Bonanno. All'iniziativa, indetta dal gruppo parlamentare del m5s - alla quale ha presenziato la stampa parlamentare - hanno preso parte come Relatori l'on. Filippo Scerra, Questore della Camera, l'on. Federico Cafiero De Raho, Vicepresidente della Commissione Giustizia della Camera, l'on. Roberto Fico, già Presidente della Camera dei Deputati e la sen. Vincenza Rando, parlamentare del Partito Democratico, mentre l'Autore, l'avvocato Pietro Gurrieri, ha concluso i lavori.
"L'autonomia differenziata dimostra come il governo vuole demolire il Meridione del Paese. Non lo fa solo con questa legge, ma anche con l'abolizione del credito di imposta, per esempio. Presenterò un'interrogazione al ministro per la Coesione sul fatto che siano state messe a valore davvero il 40% delle risorse per Pnrr per il Sud". Sono le parole con cui Scerra ha introdotto la conferenza stampa, complimentandosi con l'Autore.
Per Rando, che ha ricordato numerose discussioni sulla questione con Gurrieri, il governo "non ha tenuto conto del dibattito parlamentare e dei suggerimenti degli studiosi" mentre "l'opposizione è andata a parlare con i cittadini e ha raccolto oltre un milione di firme, la Corte costituzionale ha posto paletti e ora è necessaria una riflessione su una legge calata dall'alto, senza l'ascolto del Paese". Una legge - ha ribadito - che giustamente è stata dichiarata in larga parte incostituzionale, in quanto "minava l'architettura dell'Italia e rinforzava le diseguaglianze". Quello di Gurrieri è un "testo universitario" - ha detto Cafiero De Raho e il libro andrebbe "adottato in tutte scuole". Roberto Calderoli ha provato a "dividere l'Italia in 21 piccoli staterelli" - ha affermato l'ex Procuratore antimafia - che ha aggiunto che in questo modo "la democrazia si spegne". Per Fico, la legge è "un'interpretazione estremizzata della Costituzione", e il suo padre, il ministro Calderoli, "ha dentro di sé una cultura secessionista eversiva che cerca di mascherare dentro quella che chiama autonomia differenziata". Quanto alla legge - ha avvertito l'ex Presidente della Camera - "se verrà di nuovo approvata, raccoglieremo due milioni di firme e andremo di nuovo a referendum".
Pietro Gurrieri ha concluso i lavori, ringraziando il gruppo parlamentare del m5s e gli intervenuti, e dedicando ampio spazio al commento della sentenza della Corte Costituzionale. "Come nel racconto di Bertold Brecht, c'è un giudice anche a Roma, si chiama Corte costituzionale, e siede proprio di fronte al Quirinale" ha detto introducendo il proprio intervento, prima di richiamarne i punti essenziali. Tocca ora - ha proseguito l'avvocato - al Parlamento, perchè la Consulta ha invitato le Camere a correggere una legge della quale è crollata sia l'impalcatura che la filosofia ispiratrice, lontanissima dai capisaldi costituzionali della unità e indivisibilità del Paese, della solidarietà e di una idea di sussidiarietà "che deve funzionare come un ascensore".
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