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In attuazione dall'art. 43 comma 1 del D.L. n. 18 del 17/03/2020, il cosiddetto "Cura Italia", coordinato con la Legge di conversione n. 27 del 27/04/2020, Invitalia ha pubblicato il bando "Impresa Sicura", che stabilisce i criteri e le modalità di riconoscimento alle imprese del rimborso integrale delle spese sostenute per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale, le cosiddette "DPI".
Il bando dunque punta a sostenere la sicurezza nei processi produttivi delle imprese di qualunque dimensione, di qualunque settore e operanti su tutto il territorio nazionale, a seguito dell'emergenza sanitaria "COVID-19".
I beneficiari del rimborso sono tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, dal regime contabile adottato e dalla grandezza, che, alla data di presentazione della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:
- essere regolarmente costituite ed in attività, iscritte nel Registro delle imprese di competenza;
- avere la sede principale o secondaria sul territorio nazionale;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
- non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.
Purtroppo rimangono esclusi e quindi impossibilitati a richiedere il rimborso, i professionisti e gli artisti.
Sono ammissibili al rimborso solamente le spese sostenute per l'acquisto di dispositivi le cui caratteristiche tecniche rispettano tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla vigente normativa.
Pertanto sono ammissibili:
- mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
- guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
- dispositivi per protezione oculare;
- indumenti di protezione, quali, a titolo esemplificativo, tute e/o camici; calzari e/o copriscarpe, cuffie e/o copricapi;
- dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
- detergenti e soluzioni disinfettanti e/o antisettici.
Si prevede il ristoro integrale delle spese effettuate; la misura del rimborso dunque è pari al 100% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 500 euro per ciascun addetto a cui sono destinati i DPI e fino a un importo massimo per impresa di 150.000 euro.
Le domande devono essere presentate in modalità telematica, secondo una sequenza temporale articolata nelle seguenti tre fasi:
- prenotazione del rimborso, da effettuarsi a partire dall'11 maggio ore 9:00 e fino 18 maggio attraverso lo sportello informatico www.invitalia.it/cosa-facciamo/emergenza-coronavirus;
- pubblicazione dell'elenco cronologico delle prenotazioni entro tre giorni dal termine finale di invio delle prenotazioni;
- compilazione della domanda da parte dell'azienda collocata in posizione utile nell'elenco a partire dalle ore 10.00 del giorno 26 maggio ed entro le ore 17.00 dell'11 giugno 2020.
Ai fini dell'accesso al rimborso si terrà conto dell'ordine cronologico di arrivo delle prenotazioni, il classico e fastidiosissimo click-day; per cui si consiglia di prenotare i fondi il prima possibile, e possibilmente lo stesso giorno 11/05 alle ore 9:00; è semplicissimo; le informazioni da inserire sono:
- il codice fiscale dell'impresa proponente;
- il codice fiscale del legale rappresentante, ovvero del titolare dell'impresa proponente o della persona giuridica in caso di impresa proponente amministrata da soggetti diversi dalle persone fisiche;
- l'importo da rimborsare (arrotondato all'euro).
La prenotazione si intende trasmessa esclusivamente a seguito del rilascio, al termine della procedura, di un messaggio che attesta l'orario di arrivo della prenotazione e il codice identificativo.
Ribadisco come tale metodologia di presentazione non si addice ad uno Stato che ama definirsi "di diritto", ma, fino a quando si continua a calpestare il diritto delle aziende ad una sana e certa programmazione ….. tant'è.
Insomma, ancora una volta sono costretto ad augurarvi buona fortuna, o, per i più superstiziosi, in bocca al lupo.
Meditate contribuenti, meditate.
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