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Violenza verso insegnanti e personale scolastico? L’Avvocatura dello Stato potrà intervenire a tutela del dipendente.

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 L'attuale Ministro della Istruzione e del merito Valditara, è intervenuto con la nota 15184 dell'08 febbraio 2023 su recenti episodi di violenza nei confronti di insegnanti e del personale scolastico accaduti all'interno delle scuole anche durante le stesse lezioni.

La nota già eloquente nel titolo "Episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico" vuole tutelare docenti e personale scolastico che spesso lamentano episodi di tal tipo a livello sia fisico che verbale, alle volte anche da parte dei genitori e mira a diffondere alcune importanti indicazioni.

Molti docenti ritengono che le persone abbiano perso la capacità di relazionarsi con gli altri e che ci sia stato quindi un peggioramento ed un aumento della aggressioni e degli attacchi, forse associati, non è del tutto escluso, al ritorno all'apprendimento in presenza dopo il covid e la didattica a distanza.

Si tratta di una minoranza, ma, alcuni dirigenti e docenti ritengono che il comportamento di studenti e genitori sia peggiorato.

La violenza sul posto di lavoro è da rappresentare e considerare alla stregua di qualsiasi altro incidente in cui una persona subisce abusi, minacce o aggressioni in circostanze relative al proprio lavoro.

Ciò è dovuto proprio alla tipologia di approccio molto intimo che i docenti hanno, costantemente, con genitori e alunni ed è proprio tale rapporto costante, giornaliero, fatto quasi sempre di processi valutativi che, spesso innescano motivi di malcontento derivante da attese non soddisfatte.

 L'attuale ministro Giuseppe Valditara, nella citata nota 15184 dell'8 febbraio del 2023 afferma che "va rammentato che tali episodi costituiscono atti illeciti intollerabili, suscettibili di provocare danni fisici e psicologici alle vittime, ledendo l'autorità e l'autorevolezza dei docenti, nonché la dignità di tutto il personale e compromettendo seriamente la qualità dei servizi, con pregiudizio del fondamentale diritto allo studio".

Tutti i dipendenti della scuola, nessuno escluso, dal DS al collaboratore scolastico, hanno la responsabilità di cooperare con il datore di lavoro e di applicare, in maniera pedissequa, le istruzioni in materia di salute e di sicurezza.

Ciò significa che il datore di lavoro deve condurre regolari e adeguate valutazioni del rischio in relazione alle aggressioni, anche quelle verbali, ai propri dipendenti da sottoporre a revisione periodica e aggiornata se necessario.

La procedura di valutazione del rischio dovrebbe prevedere:

stabilire il rischio di violenza e aggressione ai dipendenti

considerare il rischio di stress e/o traumi secondari che derivano dal lavorare nella paura della violenza e dell'aggressione

adottare misure per rimuovere questi rischi

laddove la rimozione del rischio non sia possibile, ridurre il rischio mediante eventuali modifiche necessarie nelle pratiche di lavoro o introducendo adeguate misure di protezione e supporto.

Quando il comportamento di un singolo alunno presenti un rischio dimostrabile e continuo per la salute, la sicurezza e il benessere di altri membri della comunità scolastica (alunni, docenti, personale ATA e lo stesso DS) e l'attuazione della politica del comportamento degli alunni della scuola abbia avuto scarso o nessun effetto (percorsi da definire all'interno di appositi PDP e di apposite strategie definite all'interno dei Consigli di Classe), dovrebbe essere effettuata, come accade nel mondo anglosassone e maggiormente in alcuni stati degli USA, una valutazione del rischio comportamentale individuale considerato.

 Quali sono gli incidenti che porteranno ad una valutazione del rischio comportamentale dell'alunno?

Ad esempio dovrebbero includere:

un alunno che compie o minaccia di compiere qualsiasi forma di violenza fisica o sessuale, sia all'interno che all'esterno della scuola;

si scopre che un allievo porta un'arma o minaccia di portare un'arma a scuola, come un coltello, una pistola;

un alunno che danneggia con forza e violenza arredi della scuola;

un alunno che, su riferimento di compagni, abbia postato minacce sui social.

Il datore di lavoro deve, comunque, sempre e costantemente, informare tutti i dipendenti dell'esito della valutazione del rischio e assicurarsi che tali informazioni siano comunicate anche ai nuovi membri del personale, compresi gli insegnanti supplenti che potrebbero diventare vittima.

Il DS dovrebbe raccogliere anche informazioni sulle cause della violenza nelle scuole e utilizzare queste informazioni per informare il processo di valutazione e prevenzione del rischio.

In seguito alla nota del Ministro dell'08/02/2023, il Ministero ha quindi fornito le prime indicazioni operative per l'assistenza del personale scolastico vittima di violenza.

L'aumento delle procedure amministrative per garantire l'adeguatezza dell'assistenza ai dipendenti comporta inoltre,  la possibilità di ricorrere alla rappresentanza e difesa erariale disciplinata dall'articolo 44 del Regio Decreto n. 1611/1933.

Questo articolo prevede che l'Avvocatura dello Stato possa rappresentare e difendere impiegati e agenti delle Amministrazioni dello Stato in giudizi penali e civili che li riguardano per fatti di servizio, su richiesta delle amministrazioni o enti e con l'approvazione dell'Avvocato Generale dello Stato.

La tutela è garantita da parte dell'Avvocatura dello Stato solo se la posizione del dipendente coincide con quella dell'Amministrazione e non ci sono conflitti di interesse.

Per il personale scolastico tale tutela sarà possibile in caso di atti penali riguardanti l'esercizio delle funzioni lavorative ma esclusa per fatti che hanno solo rilievo disciplinare.

Per attivare il patrocinio erariale, il dipendente dovrà fare richiesta alla propria amministrazione che invierà la richiesta all'Avvocato Generale delle Stati tramite il Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione.

Il Dirigente Scolastico riceverà l'istanza del dipendente, che dovrà essere corredata da tutta la documentazione utile, e la inoltrerà al competente Ufficio Scolastico Regionale, che effettuerà una valutazione amministrativa e trasmetterà la documentazione al Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione.

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito, infine, precisa che la decisione di concedere il patrocinio è dell'Avvocato Generale dello Stato, ma il giudizio sarà seguito dalle Avvocature distrettuali competenti.

 

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