Se questo sito ti piace, puoi dircelo così

Dimensione carattere: +

Università: borse di studio più accessibili, ma non per tutti

Dal 2016-2017, dopo il decreto del ministro Giannini che ha elevato le soglie massime dell´Isee, sarà più facile l´accesso per gli studenti disagiati e meritevoli. Ma l´Italia rischia di rimanere spaccata in due: le regioni del Sud ancora non si sono adeguate.
Dal prossimo anno, sarà più facile per gli studenti universitari disagiati e meritevoli accedere alle borse di studio. Ma non per tutti. Dopo il decreto del ministro Stafania Giannini - che per il 2016/2017 ha elevato le soglie massime di Isee (l´Indicatore della situazione economica equivalente) e Ispe (l´Indicatore della situazione patrimoniale equivalente) a 23 mila e 50 mila euro - già una parte delle le regioni si è adeguata altre sono sul punto di farlo. Ma ancora una volta il meridione è destinato a rimanere indietro. A fare il punto della situazione è Link-Coordinamento universitario che sottolinea come l´Italia rischi di restare "spaccata in due". Perché ad erogare i contributi per il diritto allo studio sono le singole regioni che possono adeguarsi o meno al decreto numero 174 dello scorso 23 marzo.
"Ad oggi - afferma Alberto Campailla, portavoce di LINK - Coordinamento Universitario - Emilia Romagna, Piemonte, Lazio, Abruzzo hanno già emanato la delibera regionale che ha spostato le soglie portandole a coincidere con il massimale nazionale (23mila di Isee e 50mila di Ispe). Questa per noi è una grande vittoria, che permetterà a molti studenti di rientrare nuovamente nella platea degli idonei, dopo esserne stati esclusi dall´introduzione del nuovo Isee". Il riferimento è alla polemica seguita alcuni mesi fa sul nuovo calcolo dell´indicatore per l´accesso alle borse di studio che, contrariamente al passato, veniva calcolato inglobando tra le entrate del nucleo familiare anche la borsa stessa. Un meccanismo che ha prodotto l´esclusione dal beneficio di migliaia di studenti che prima percepivano l´aiuto regionale.
"Purtroppo - continua Campailla - non tutte le regioni si sono mobilitate così velocemente ma abbiamo notizie positive da Marche, Lombardia, Puglia, Campania e Friuli dove non esiste ancora la delibera ma l´assessore o l´ente preposto hanno preso impegni per una sua celere emanazione e per un aumento delle soglie". Anche Toscana e Veneto hanno innalzato le soglie. La prima ha portato l´Isee a circa 22mila e 500 euro e l´Ispe a 45mila euro. La seconda ha allineato alle altre regioni l´Isee ma ha mantenuto l´Ispe a 35 mila euro. In altre parole in quattordici regioni italiane su diciotto l´adeguamento alle nuove soglie è già stato approvato o sta per realizzarsi. E si prevede un conseguente incremento di coloro che beneficeranno degli aiuti. Dalle regioni del Sud - Sicilia, Sardegna, Calabria e Molise - e dalla Liguria invece tutto tace.
Ed è fin troppo facile prevedere che fra qualche mese migliaia di studenti meridionali resteranno fuori dai benefici pur avendo situazioni economiche addirittura meno favorevoli di quelle dei loro colleghi che abitano nelle regioni settentrionali. Link promette battaglia lanciando una raccolta di firme "per depositare una legge di iniziativa popolare affinché le soglie minime di ISee e Ispe - conclude il portavoce degli studenti - siano definite dallo Stato uguali in tutte le regioni, perché il fondo integrativo statale sia accresciuto fino a garantire la copertura totale delle borse di studio in tutte le regioni e affinché venga istituita una No Tax area per tutti gli studenti con Isee fino a 28mila euro".
Fonte: La Repubblica, 15/6/2016
In allegato: Link universitario

 

Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.

Società consortile, Sezioni Unite: può svolgere at...
Studi di settore: posticipato al 6 luglio 2016 il ...

Cerca nel sito