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Lottare sempre e comunque contro ogni forma di violenza. Non arrendersi mai davanti a chi vorrebbe annientare la nostra forza, il nostro coraggio, il nostro pensiero, il nostro essere semplicemente donna. Si avvicina la data che segna a livello internazionale l'impegno delle donne e degli uomini contro la violenza al gentil sesso. Una giornata di riflessione per non dimenticare che la violenza esiste e che continua a nascondersi tra le mura di casa; quelle stesse pareti che dovrebbero proteggere ogni essere umano da qualsiasi male e che troppo spesso, invece, sono teatro di omicidi efferati e, soprattutto, di femminicidi. Mancano poche settimane al 25 novembre, data in cui si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza che sancisce un sentire comune. Infatti, in diverse parti del mondo associazioni, enti e istituzioni ricordano l'evento con iniziative di vario genere e l'Italia, dal 2005, è tra i Paesi che grazie ad associazioni e centri antiviolenza commemora le donne vittime di violenza e cerca di diffondere a più livelli il valore della non violenza organizzando manifestazione, convegni, mostre e presentazioni di libri allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica. Un impegno che passa anche dalle istituzioni in campo con una rete di servizi di contrasto alla violenza sulle donne. Purtroppo si tratta di un impegno a macchia di leopardo perché non tutte le regioni italiane sono attrezzate in tal senso. Un esempio di realtà efficiente e pronta ad affrontare le emergenze è la Regione Emilia Romagna con i servizi offerti, ad esempio, dalla Città metropolitana di Bologna: la stanza rosa, i centri antiviolenza, i servizi sanitari, i servizi sociali territoriali, i centri uomini autori di violenze e il centro abusi all'infanzia. Una serie di servizi che fanno capo ad un accordo metropolitano che coinvolge le istituzioni, gli enti territoriali e le associazioni che operano sul territorio e collaborano in rete anche per diffondere la cultura della non violenza.
Gli eventi in programma per il 25 novembre 2019 sono orientati non solo alla commemorazione delle vittime di femminicidio ma anche, e soprattutto, ad una riflessione sulla necessità della diffusione di una cultura votata al contrasto della violenza sulle donne, all'educazione di genere, all'educazione alle differenze, all'affettività e alla sessualità. La realtà emiliana non è la sola ad avere enti istituzionali e non che si mobilitano per l'eliminazione della violenza contro le donne. Da Nord a Sud, l'Italia si mobilità; da Vittoria a Bolzano associazioni, centri antiviolenza e comuni si adoperano per far sentire la voce delle donne e degli uomini che dicono "no alla violenza". A Vittoria, nel profondo Sud, l'associazione "Il Filo di Seta" rivolge l'attenzione al mondo delle scuole organizzando una serie di incontri negli istituti superiori che vedranno la presenza del magistrato Bruno Giordano, di esponenti della Questura di Ragusa e psicologi; ma ancora lezioni ad hoc nelle classi e il coinvolgimento della città con l'esposizione nelle vetrine delle scarpe rosse, simbolo contro la violenza sulle donne.
Bologna, invece, ospita la XIV edizione del Festival "La violenza illustrata - 2019" in programma dal 25 novembre al 10 dicembre. L'evento è organizzato dal Centro delle donne per non subire violenza Onlus per dire "No al dolore, no alla paura, no all'isolamento". A Castel Guelfo sarà presentato il libro inchiesta "Oro rosso, fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo" di Stefania Prandi, giornalista e fotoreporter da anni impegnata nelle questioni di genere, lavoro e diritti umani. Un libro che racconta le difficili condizioni di vita e di lavoro di molte donne vittime di molestie e di sfruttamento nel nostro Paese, nella vicina Spagna e in Marocco. Questi sono solo alcuni degli eventi in programma. Moltissimi comuni italiani, infatti, si stanno adoperando per organizzare insieme alle associazioni presenti sul territorio momenti di riflessione, manifestazioni e incontri per ricordare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
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Mi chiamo Giovanna Cascone, ho una personalità poliedrica e i cambiamenti li vivo come nuove sfide. Da qualche anno abito a Bologna e credo di aver trovato la mia dimensione. Una città aperta e accogliente, con un ampio sguardo al mondo femminile. Mi interesso di politica e guardo con attenzione il versante delle cosiddette - pari opportunità -. Adoro il cinema, il teatro, la musica, la danza; in poche parole, amo l’arte in tutte le sue forme. Mi piace leggere e viaggiare. Vivo la vita con entusiasmo e cerco di assaporare, attimo dopo attimo, le piccole e grandi vittorie che mi riserva.
Sono una giornalista pubblicista, esercito da circa 14 anni. Sono iscritta all’Ordine dei giornalisti di Sicilia e collaboro da oltre 12 anni con il quotidiano La Sicilia. Ho lavorato per 10 anni presso E20sicilia, un’emittente televisiva sita in Vittoria (RG). Ho collaborato con alcune riviste specializzate e curato i rapporti con la stampa per progetti di interesse turistico come Azzurro mediterraneo. Ho avuto l’onore di presentare ben tre edizioni del VideoLab Film Festival - Concorso Internazionale dei Corti del Cinema d’Arte Mediterranea di Kamarina. Da anni sono a fianco di associazioni che lottano per la difesa delle donne vittime di violenza.