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Sia approvata la legge sulla tortura. Ilaria Cucchi, drammatico appello su Facebook

"Questo è quello che io ed i miei genitori abbiamo visto il 22 ottobre 2009.
Sia approvata la legge sulla tortura.
Non mi presterò a speculazioni politiche.
Non chinerò il capo in silenzio di fronte ad esse.
L´ultimo disegno di legge del Senato è sicuramente criticabile ma non da coloro che avrebbero voluto quello antecedentemente approvato dalla camera, ben peggiore.
La legge sulla tortura va fatta e va fatta seriamente ed io di tortura penso di intendermene".
Questo l´appello postato sulla sua bacheca Fb da Ilaria Cucchi.

L´appello è stato lanciato ad una settimana esatta da quando la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque carabinieri coinvolti nell´indagine bis sulla morte di Stefano Cucchi, il geometra di 32 anni deceduto il 22 ottobre del 2009 all´ospedale Pertini, sei giorni dopo essere finito in manette per possesso di droga. Tre militari (Alessio Di Bernardo, Raffaele D´Alessandro e Francesco Tedesco, gia´ in servizio presso il Comando Stazione di via Appia) dovranno rispondere di omicidio preterintenzionale (aggravato dall´aver commesso il fatto con abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti alle funzioni di ufficiali di polizia giudiziaria) per aver pestato Cucchi, il giorno del suo arresto, ´con schiaffi, calci e pugni´, provocandogli una ´rovinosa cadura con impatto al suolo della regione sacrale´ e lesioni guaribili in almeno 180 giorni e in parte esiti permanenti, che, ´unitamente alla condotta omissiva dei sanitari che avevano in cura Cucchi al Pertini´, poi hanno portato alla morte.


 

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