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"Buonasera Alessandro"
"Pronto, buonasera, chi parla?"
E ancora, agghiacciante, per chiamare subito dopo quell'altra donna, dicendole che Giulia se n'era "andata" e che lui era finalmente un "uomo libero" e che quel figlio che Giulia aspettava non era il suo.
Ne aveva uccisi due, Giulia e il bambino concepito da loro due, e già si stava preparando ad un altro macello.
Questo "mostro" avrà diritto per legge a un difensore pagato dallo Stato, se non potrà pagarsene uno e, in caso di condanna, a un trattamento "umano" pasto in cella, ora d'aria, permessi premio e sconti sulla pena, fino alla liberazione anticipata. Tutto giusto, da legge. Questa, in fondo, è la differenza tra civiltà e ritorsione, tra "noi" e "loro". Se non fosse che...
Se non fosse che - da esseri umani, anche se avvocati, a volte e per un solo attimo ci si sente sconfitti, impotenti, al cospetto dell'atrocità di alcuni delitti, della crudeltà inusitata e delle ragioni futili, del dolore eterno dei Familiari. Fino a chiedersi per un solo, dannatissimo minuto, se non si fosse per caso sbagliato qualcosa, se in questi casi estremi, non sarebbe stata più opportuna una punizione estrema, spaccar pietre in una landa desolata, per dire. Come si manda(va) uno studente discolo dietro la lavagna. Solo un attimo, ovviamente, perchè la tortura, le pene degradanti e perfino i lavori forzati non sono mai una soluzione e, per l'appunto, questa rimane la differenza tra "noi" e "loro" e non è cosa da poco, ed anche quando si rischia di apparire sconfitti e perdenti, si è e si rimane giusti e vincitori.
Scusatemi.
Riposa in pace, dolce Giulia 🌷
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#giuliatramontano #alessandroimpagnatiello
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