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"Da quando è stata istituita la legge sull'aborto manca all'appello una popolazione di 6 milioni di bambini che avrebbero impedito il sorgere dell'attuale crisi demografica". Sono parole contenute nella proposta di legge presentata da alcuni parlamentari della Lega relativa al riconoscimento del nascituro come soggetto giuridico ai fini dell'adozione. Una proposta di legge, però, nella quale si critica pesantemente la legge 194. "Le interruzioni di gravidanza dal 1990 al 2010 sono aumentate del 182 per cento. Le persone non conoscono i possibili aiuti economici o psicologici".
"Gli aborti legali, effettuati dal 1978 ad oggi, sono circa 6 milioni, senza contare le 'uccisioni nascoste' prodotte dalle pillole abortive e dall'eliminazione degli embrioni umani sacrificati nelle pratiche della procreazione medicalmente assistita".
Ed è scontro. Tra le prime reazioni quella, di netta presa di distanze, del ministro di giustizia Alfonso Bonafede: "Non ho dubbi sul fatto che la legge 194 sia stata una conquista di civiltà giuridica e sociale del Paese. Mi guarderei bene dall'andare a toccarla, a rivederla direttamente o indirettamente. Si tratta di principi non in discussione". Parole a 'Circo Massimo', rispondendo a una domanda sulla proposta di legge, firmata da una cinquantina di parlamentari della Lega, relativa al riconoscimento del nascituro come soggetto giuridico ai fini dell'adozione.
Sul convegno sulla famiglia di Verona ha aggiunto: "E' Medioevo, l'ho detto e lo ribadisco. Poi un conto è la partecipazione ad eventi, a Verona non andrei nè come Alfonso Bonafede nè come uomo delle istituzioni".
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