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Senato nega autorizzazione utilizzo intercettazioni Berlusconi

L´Aula del Senato, con voto a scrutinio segreto, non ha dato l´autorizzazione all´utilizzo di intercettazioni telefoniche di Silvio Berlusconi. I voti favorevoli sono stati 120, i contrari 130 e 8 gli astenuti. La giunta per le immunità parlamentari aveva chiesto il via libera all´autorizzazione. In Aula le proteste del Movimento 5 stelle che hanno spinto il presidente Grasso a sospendere la seduta. Ma per il Pd è proprio il Movimento 5 Stelle ad aver fatto un ´trucco da Prima repubblica´, d´intesa con il centro-destra, per salvare l´ex Cavaliere.
Le intercettazioni riguardavano telefonate con due delle cosiddette "olgettine" e il relativo processo denominato Ruby ter.
Il partito democratico accusa i pentastellati di aver votato in favore di Berlusconi grazie al voto segreto. Francesco Russo, segretario d´Aula a Palazzo Madama, parla di "trucchi da prima repubblica" e sottolinea "La somma dei voti espressi dal Partito Democratico (96) e dal Movimento 5 Stelle (24) è esattamente 120, il numero dei voti totali di chi si è espresso a favore della richiesta dei giudici di utilizzare le intercettazioni di Berlusconi". Il senatore Tomaselli del Pd ha parlato di "imboscata" e Marcucci (Pd) di "prove di alleanza in Aula tra il M5S e le destre.
Il senatore del Pd Luciano Pizzetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, parla esplicitamente di ´manovre sporche´ dei Cinque stelle che salvano Berlusconi con il voto segreto. ´Come la Lega salvò Craxi nel 1992. Parlano di moralità ma agiscono nell´ombra´, aggiunge.

Fonte: Ansa

 

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