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Scuola: premi economici a docenti virtuosi, ecco i criteri
Con un comunicato del 16 marzo 2016, il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca ha reso noto di aver firmato il decreto con i criteri di distribuzione del Fondo istituito per la valorizzazione dei docenti, nell´ambito della riforma cd. “Buona Scuola”.
Per la prima volta, le scuole disporranno di un budget (in media 23.000 euro per istituto) da ripartire tra gli insegnanti più virtuosi, in particolare tra quelli che si sono distinti per la capacità di innovare la didattica, di stimolare le abilità degli studenti potenziandone le competenze ed infine per il contributo apportato al miglioramento della comunità scolastica.
Soddisfatta il Ministro Giannini, per cui l’assegnazione di questi fondi costituisce una novità importante per il nostro Paese, in quanto le scuole, per la prima volta, avranno la possibilità di valorizzare gli insegnanti per l’impegno profuso nel proprio lavoro.
Due i parametri di cui si dovrà tener conto nella distribuzione dei 200 milioni destinati al Fondo:
a)il numero dei docenti di ruolo che sono in servizio presso l’Istituto scolastico;
b)alcuni elementi di complessità della scuola, come la presenza di alunni stranieri, diversamente abili, il numero medio di alunni per classe, nonché la presenza di sedi scolastiche difficili da raggiungere (aree montane o piccole isole).
Dopo la registrazione della Corte dei Conti, il decreto verrà trasmesso ai singoli istituti corredato da una nota esplicativa del Miur.
Sarà, poi, compito del Dirigente scolastico assegnare i Fondi in dotazione alla scuola ai docenti, secondo dei criteri specifici stabiliti da un nucleo di valutazione appositamente costituito e che sarà composto dal Dirigente, da tre docenti, due genitori oppure un genitore e uno studente per le superiori oltre ad un componente esterno nominato dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Il Fondo dovrà essere distribuito in modo mirato, escludendo così interventi a pioggia o a una cerchia ristretta di docenti.
Per la prima volta, le scuole disporranno di un budget (in media 23.000 euro per istituto) da ripartire tra gli insegnanti più virtuosi, in particolare tra quelli che si sono distinti per la capacità di innovare la didattica, di stimolare le abilità degli studenti potenziandone le competenze ed infine per il contributo apportato al miglioramento della comunità scolastica.
Soddisfatta il Ministro Giannini, per cui l’assegnazione di questi fondi costituisce una novità importante per il nostro Paese, in quanto le scuole, per la prima volta, avranno la possibilità di valorizzare gli insegnanti per l’impegno profuso nel proprio lavoro.
Due i parametri di cui si dovrà tener conto nella distribuzione dei 200 milioni destinati al Fondo:
a)il numero dei docenti di ruolo che sono in servizio presso l’Istituto scolastico;
b)alcuni elementi di complessità della scuola, come la presenza di alunni stranieri, diversamente abili, il numero medio di alunni per classe, nonché la presenza di sedi scolastiche difficili da raggiungere (aree montane o piccole isole).
Dopo la registrazione della Corte dei Conti, il decreto verrà trasmesso ai singoli istituti corredato da una nota esplicativa del Miur.
Sarà, poi, compito del Dirigente scolastico assegnare i Fondi in dotazione alla scuola ai docenti, secondo dei criteri specifici stabiliti da un nucleo di valutazione appositamente costituito e che sarà composto dal Dirigente, da tre docenti, due genitori oppure un genitore e uno studente per le superiori oltre ad un componente esterno nominato dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Il Fondo dovrà essere distribuito in modo mirato, escludendo così interventi a pioggia o a una cerchia ristretta di docenti.
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