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Sanità: tutela della riservatezza dei dati degli assistiti, intervento del Garante

Tutela della riservatezza dei dati degli assistiti. Bloccati gli eventuali accessi illeciti al portale di una Asl.

Chiunque poteva consultare e modificare i dati degli assistiti che si erano registrati al portale di una Asl e il Garante della privacy interviene d´urgenza a bloccare [doc. web n. 4630534] la sezione del sito e fermare la violazione della riservatezza.
L´anomalia segnalata all´Autorità era stata scoperta per caso da un utente mentre utilizzava i servizi on-line offerti dall´Azienda sanitaria. Non occorreva essere pirati informatici per accedere ai dati di altre persone: era sufficiente compilare a caso - anche inserendo parte di un nome o di un cognome - uno dei campi di ricerca presenti nella sezione dedicata agli assistiti per consultare tutte le schede anagrafiche trovate, nelle quali erano riportati l´indirizzo di residenza, il codice fiscale o il numero di telefono degli assistiti.
Non solo. Dai riscontri effettuati dal Garante, è emerso che qualunque utente, senza trovarsi di fronte ad alcun filtro, poteva addirittura modificare questi dati o cancellare l´account delle persone che si erano registrate sul sito.
Nel provvedimento con il quale ha vietato l´ulteriore diffusione dei dati, il Garante ha ricordato che le pubbliche amministrazioni che offrono servizi in rete sono obbligate ad adottare misure di sicurezza per ridurre al minimo i rischi di accesso non autorizzato o di trattamenti di dati non consentiti. Sul sito della Asl, al contrario, non era presente neppure una procedura di identificazione informatica che consentisse l´individuazione del soggetto che richiedeva il servizio on line, in modo tale da limitare al solo interessato l´accesso ai dati personali che lo riguardano.
L´Autorità ha imposto alla Azienda sanitaria locale di intervenire entro 48 ore dalla ricezione del provvedimento per risolvere il problema.Prescrizione che la Asl ha prontamente adempiuto, bloccando l´accesso indiscriminato ai dati. Non sono però state ancora accertate le cause dell´errato funzionamento del portale sanitario,che potrebbero essere legate a errori di impostazione o di progettazione informatica del sistema, come pure ad attacchi hacker dall´esterno.
L´Autorità si è riservata di approfondire il caso, ma al contempo ha avviato un autonomo procedimento sanzionatorio contro la Asl per le violazioni riscontrate.
Fonte: Garante Privacy

Fonte: Quotidiano della p.a.

 

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