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Revenge porn : il vademecum del Garante della privacy

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Il reverge porn è un fenomeno di pornografia non consensuale, la cui diffusione è purtroppo facilitata dalla condivisione di foto e video personali sui social e tramite app di messaggistica istantanea.

Ma vediamo di cosa si tratta.

Reverge porn e le indicazioni del Garante per difendersi

Il reverge porn, come spiega il Garante della privacy, consiste nella divulgazione di immagini, foto o video sessualmente esplicite a scopo vendicativo e finalizzata a molestare o bullizzare la persona ritratta in quelle immagini o video.

Per difendersi da questo fenomeno, il Garante della privacy ha fornito alcune indicazioni.

Innanzitutto proteggere i propri dispositivi che contengono immagini, video o foto sessualmente esplicite, attraverso password, sistemi di crittografia per rendere illeggibili i file agli altri, sistemi anti-virus e anti-intrusione per i dispositivi. In secondo luogo, limitare il più possibile la condivisione del suddetto materiale e qualora si decida di farlo, bisogna essere consapevoli che le immagini e i video anche se condivisi su un profilo chiuso possono essere oggetto di ulteriore condivisione, con la conseguente perdita di controllo sugli stessi. Qualora la diffusione di dette immagini o video fosse già avvenuta a insaputa della persona alla quale si riferiscono, quest'ultima ha diritto di chiedere all'autore della condivisione la relativa cancellazione, in modo da bloccare ogni possibilità di ulteriore diffusione. 

Chiedere detta cancellazione è un diritto fondamentale garantito dalla normativa italiana ed europea in materia di protezione dei dati personali e la diffusione senza consenso di dati riferiti alle persone (come appunto le immagini) è una violazione punibile con sanzioni pecuniarie e, in alcuni casi, anche penali.

Il deepnude

Limitare la condivisione di proprie immagini e video è importante anche al fine di evitare la diffusione del reverge porn attraverso il cosiddetto deepnude, una pericolosa variante del deepfake (www.gpdp.it/ temi/intelligenza-artificiale/deepfake). In buona sostanza tramite queste tecnologie, immagini e video in cui una persona viene ritratta o ripresa in situazioni e attività di vita quotidiana prive di contenuto sessualmente esplicito, vengono manipolate sino a ritrarre la persona nuda o in pose o azioni esplicitamente sessuali false ma del tutto realistiche.

Il Garante della privacy suggerisce, oltre alla limitazione della condivisione delle proprie immagini o video, anche la limitazione della diffusione di immagini o video riguardanti terze persone che potrebbero rientrare nel fenomeno del reverge porn. In questo modo si eviterà di diventare complici:

  • di una persecuzione ai danni delle persone coinvolte,
  • di un comportamento integrante illecito penale.

Ove si fosse destinatari di tale materiale, sarebbe opportuno, pertanto, cancellarlo e, nel caso fosse possibile, sarebbe opportuno effettuare una segnalazione alla Polizia Postale o al Garante della privacy. 

I minori e il reverge porn

I genitori di minori, al fine di evitare che i figli siano vittime del fenomeno in esame, dovrebbero:

  • impedire l'uso dei dispositivi digitali ai figli piccoli se sono da soli,
  • monitorare il loro comportamento online,
  • spiegare con chiarezza perché è bene evitare di interagire con sconosciuti e diffondere informazioni personali, soprattutto foto e filmati, tramite messaggi e social network (www.gpdp.it/minori).

Reverge porn e denuncia alla Polizia Postale e al Garante

Nel caso in cui una persona sia vittima di revenge porn, potrà rivolgersi alla Polizia postale (https://www.commissariatodips.it/) per denunciare il reato e al titolare del trattamento o al Garante per la protezione dei dati personali (www.gpdp.it) per richiedere la cancellazione delle immagini. Nell'ipotesi in cui foto e video intimi siano stati diffusi su Facebook e Instagram senza il consenso, potrà essere utilizzato il canale per le segnalazioni, attivato in via sperimentale da Facebook e messo a disposizione dal Garante sul proprio sito, disponibile su www.gpdp.it/revengeporn.

Maggiori informazioni sono reperibili su https://www.garanteprivacy.it/temi/revengeporn. 

 

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