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Retata al Consiglio di Stato, in manette giudici e un deputato, l'accusa: sentenze comprate!

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 Quattro ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nell'ambito dell'inchiesta sulle sentenze «comprate» al Consiglio di Stato. Tra le persone finite agli arresti domiciliari c'è il giudice Nicola Russo già arrestato con l'imprenditore Stefano Ricucci. L'ordinanza di cattura riguarda poi l'ex presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa siciliano Raffaele Maria De Lipsis, e il deputato dell'assemblea regionale siciliana Peppe Gennuso.

I magistrati romani guidati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo contestano almeno 5 sentenze comprate e il versamento di tangenti da decine di migliaia di euro. A dare una svolta agli accertamenti della guardia di finanza della capitale sono state le dichiarazioni dell'avvocato Pietro Amara che ha ricostruito il meccanismo per il pagamento dei soldi ai giudici amministrativi. Le mazzette sarebbero servite anche a orientare le decisioni del Consiglio di Stato su appalti e farà pubbliche. Sono ancora in corso le perquisizioni dei finanzieri guidati dal colonnello Gerardo Mastrodomenico nelle case e negli uffici degli indagati (Fonte: Corriere della Sera)

 

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