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Pubblicità Studi Legali, non può fare leva sui prezzi, specie se troppo bassi

Lo ha affermato il Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Sica), con sentenza del 23 luglio 2015, n. 118, pubblicata nel sito istituzionale il 3 maggio 2016.
Si è affermato, in particolare, che la pubblicità mediante la quale il professionista con il fine di condizionare la scelta dei potenziali clienti, e senza adeguati requisiti informativi, offra prestazioni professionali, viola le prescrizioni normative, nel momento in cui il messaggio è redatto con modalità attrattive della clientela operate con mezzi suggestivi ed incompatibili con la dignità e con il decoro, quale l´uso del termine "gratuito".
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Perfetti, Rel. Morlino), sentenza del 2 marzo 2012, n. 34.
Sentenza allegata

 

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