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Pochi dottori, troppi umanisti. Italia senza lauree scientifiche

Uno spaccato aggiornato e sintetico della situazione del "mercato" dei laureati italiani è stato scritto da Luca Tremolada e pubblicato sulla edizione di ieri del Sole 24 Ore, fornisce dati di sicuro interesse che dimostrano come, nell´orientamento e nella scelta dei corsi di laurea, spesso studentesse e studenti non tengano conto dei fabbisogni occupazionali del paese.

Nella popolazione in età attiva (18-64 anni), solo il 18% ha una laurea, cioè la metà esatta rispetto alla media Ocse, e il recupero fra i più giovani è lento (26% di laureati nella fascia 25-34 anni, la media Ocse è al 43%) e macchiato da due problemi. Il primo è il rapporto fra titolo di studio e successo occupazionale, complicato anche dal peso delle lauree umanistiche (30% dei laureati totali, e 39% fra i titoli di primo livello del 2015, rispettivamente 11 e 16 punti sopra la media Ocse) più difficili da spendere sul piano occupazionale. Il quadro naturalmente non piace alle imprese, che tornano a chiedere un orientamento più mirato a scienza e tecnologia.




Fonte: Sole24Ore, Luca Tremolada 13 settembre 2017

 

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