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Niente assistenza da Cassa Forense per due avvocati ammalati di Covid

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 Riportiamo qui di seguito due brevi storie pubblicate su F.B. dall'avv. Pietro Romano e dall'avv. Achille Iroso che dopo essere stati contagiati dal Covid19 si sono rivolti a Cassa Forense per poter ottenere le adeguate misure di assistenza.

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Ho contratto la polmonite interstiziale da SARS-CoV-2, nota come Covid19.

Un settimana di cure domiciliari, seguita da due settimane di ricovero in una struttura sanitaria specializzata dalla quale sono stato dimesso da pochi giorni, per continuare la terapia domiciliare.

E' una storia ormai comune a tanti, Colleghi e familiari, ma ciò che mi ha colpito, al mio ritorno a casa, dopo il comprensibile sollievo per il pericolo scampato, è scoprire l'assenza di qualsivoglia forma di assistenza per chi, come me, ha non soltanto dovuto affrontare la malattia, ma chiudere lo studio da ormai un mese senza sapere quando sarà in grado di riprendere il lavoro.

 Ad oggi, fonte dell'help desk di C.F., non è stata adottata alcuna proroga dell'assistenza per i malati da Covid19, essendo la precedente scaduta il 31.12.2020.

E ciò è, a mio avviso, inaccettabile, non fosse altro perché da iscritto da oltre 25 anni, da sempre in regola con la contribuzione a costo di qualunque rinunzia, mi fa toccare con mano il solco profondo, credo ormai incolmabile, tra chi amministra l'Istituzione, che sento ancora mia, e la grandissima parte degli Avvocati.

Sono stato doppiamente sfortunato, aver contratto il Covid19 ed averlo contratto troppo tardi.

avv. Pietro Romano

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Breve storia triste: ho contratto il Covid, sono stato in isolamento sanitario per 21 gg e dopo 3 tamponi ed una caterva di medicinali oggi sono risultato negativo. Nei giorni scorsi ho chiamato la ns Cassa per sapere se ci fossero indennità per chi come me è stato fermo per un mese. Mi hanno risposto che hanno sospeso i pagamenti dei contributi minimi e che il bando per il riconoscimento delle indennità è scaduto il 31/12/20, come se il Covid si fosse fermato. Fine della breve storia.

avv. Achille Iroso

A questo punto è doveroso chiedersi: ma tutti gli avvocati che si sono ammalati dopo il 31 dicembre 2020 quale assistenza riceveranno da Cassa Forense? Ci sarà un ulteriore bando? O non sarebbe stato meglio prevedere un adeguato intervento che andasse incontro alle esigenze di chi è stato costretto a sospendere la propria attività, a prescindere dalla vigenza o meno del bando? Si attendono risposte

 

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