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Ministero del lavoro: stretta sui voucher, a breve sarà introdotta tracciabilità

Novità in vista per quanto riguarda i cd. Voucher per le prestazioni di lavoro occasionali (buoni da 10 Euro ciascuno per ogni ora di lavoro).
Ad anticiparlo è il Ministero del Lavoro, che, con un comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale, fa sapere che sul prossimo tavolo del Consiglio dei Ministri verrà esaminata una proposta di modifica del meccanismo dei voucher, introdotto con il Jobs Act.
In particolare, si legge nella nota, le imprese che li utilizzeranno dovranno comunicare preventivamente, in via telematica, il nome e il codice fiscale del lavoratore per il quale verranno utilizzati, oltre all’indicazione della data e del luogo ove verrà svolta la prestazione lavorativa e della sua durata.
Tale novità, che sarà inserita nel primo decreto attuativo del Jobs Act, mira ad evitare ogni tipo di comportamento elusivo e illegale da parte di quelle imprese che acquistano il voucher, comunicano la volontà di utilizzarlo, ma lo usano solo in caso di controllo ispettivo.
Questo provvedimento è stato pensato, nonostante il Ministero continui a ritenere che lo strumento del voucher sia utile per l’emersione del lavoro nero, ma, come sostiene lo stesso Ministro, serviva una correzione per evitare le criticità riscontrate.
Tale intervento è il primo risultato di due filoni di attività. Il primo è costituito dall’attività ispettiva, da cui si evince che le violazioni più frequenti in tema di voucher riguardano l’utilizzo del lavoratore per un orario superiore a quello dichiarato o dalla corresponsione della retribuzione in parte tramite il voucher e in parte in “nero”.
Il secondo ambito di attività del Ministero è rappresentato da uno specifico lavoro di monitoraggio e valutazione che, per quel che riguarda i voucher, è stato condotto con la collaborazione dell’Inps.
Proprio da questo monitoraggio sono emersi alcuni dati significativi, che hanno portato il Ministero alla determinazione che qualcosa nell’ambito dei voucher non funzionasse; tra questi è interessante il caso dei voucher utilizzati per retribuire i lavoratori che nei mesi precedenti avevano già un rapporto di lavoro con la stessa azienda, maggiormente nel settore commercio , turismo, servizi.
Su questi casi, che fanno insospettire su possibili utilizzi irregolari dei voucher quali mezzi di sommersione del lavoro precedentemente regolamentato con forme tipiche, si concentrerà l’attività di controllo del Governo, di cui la misura annunciata con questo comunicato è solo il primo di altri futuri interventi, tra cui da ultimo la costituzione del nuovo modello di Ispettorato del Lavoro a cui verrà affidata la gestione unitaria delle attività di controllo già svolte dagli ispettori del Ministero, dell’Inps e dell’Inail.

 

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