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A chi non è mai capitato di nutrire sentimenti di rivalsa o punitivi verso amici, familiari o conoscenti che in un modo o nell'altro, coscientemente o meno, hanno leso, offeso e umiliato il nostro amor proprio, la nostra sensibilità o dignità?
Sicuramente a tanti…soprattutto se i colpi subiti sono stati considerati "gratuiti" ed immotivati. La sofferenza subita a causa di tali torti non fa altro che trasformarsi in senso di rivalsa, che vorrebbe punire l'attuatore del nostro senso di malessere procurando questa volta a lui la sofferenza da noi subita. Questa fantasia di "vendetta" diviene quindi pian piano nel nostro immaginario lo strumento più idoneo per risollevare il nostro orgoglio e far ristabilire in noi il giusto senso di appagamento, che riporti l'omeostasi umorale perduta a causa delle ingiustizie subite. Ma da dove si origina tutto ciò?
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Sono una psicologa, una psicoterapeuta di orientamento sistemico relazionale, ed una sessuologa clinica. Collaboro attivamente con la Questura di Ragusa da consulente esterno come ausiliario p.g., e da anni opero nel sociale con attività di volontariato di supporto alla comunità, come responsabile provinciale dell'onlus nazionale Telefono Azzurro e come responsabile territoriale del Centro Antiviolenza Lia Pipitone. Nel tempo libero cerco di dedicarmi alla scrittura "creativa" oltre che "tecnica", attraverso cui far veicolare il messaggio della giusta ricerca del benessere psicofisico, seguendo il principio che psiche e corpo sono un'unità e la salute dell'una corrisponde a quella dell'altro, e viceversa.