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Mafia: commemorato a San Giuseppe Jato piccolo Di Matteo

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(ANSA) - PALERMO, 11 GEN - 2016 - "C´era un volta un bambino che amava i cavalli". E´ stato questo il titolo delle celebrazioni in memoria del piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso perche´ figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo.

A 20 anni dal delitto, iniziative per ricordarlo si sono tenute questa mattina, presso l´aula multimediale Pio La Torre dell´ex Casa del Fanciullo di via Vittorio Emanuele, a San Giuseppe Jato. Promosse dal coordinamento di Libera Palermo e dall´amministrazione comunale guidata dal sindaco Davide Licari.

Nella Chiesa Madre di San Giuseppe Jato è stata celebrata una Messa in ricordo di tutti i bambini vittime di violenza, mentre presso l´Aula Multimediale l´artista Martino Lo Cascio ha interpretato in forma recitata uno scritto su Giuseppe Di Matteo e i volontari di Libera del comprensorio della Valle dello Jato hanno espresso una testimonianza sulla tragica storia del bambino. La giornata ha visto la partecipazione dei volontari, di Licari, del Sindaco di Monreale Piero Capizzi, del capitano dei Carabinieri Guido Volpe, del Tenente Colonnello dei Carabinieri Mauro Carrozzo, di Orietta Mongiovì della Prefettura di Palermo e di numerosi cittadini.

"L´esercizio della Memoria è per la comunità di Libera un pilastro fondante - ha dichiarato il coordinatore provinciale di Libera Giovanni Pagano - non un rito da celebrare in date prefissate, ma una pratica di impegno quotidiano. Questo significa che il piccolo Giuseppe va ricordato ogni giorno e il nostro impegno è rendere vivo e accessibile il Giardino della Memoria, superando le numerose difficoltà, come le condizioni della strada, che lo rendono quasi inaccessibile. In tal senso siamo certi che l´impegno profuso in questi anni dall´Amministrazione Comunale consentirà di risolvere queste difficoltà.

"Vent´anni fa la mafia uccideva con orribile barbarie un bambino rivelando tutta la sua mostruosa natura - ha detto Licari - i mafiosi che hanno ammazzato Giuseppe Di Matteo non potranno essere mai più riabilitati come cittadini di San Giuseppe Jato, nessuno dei miei concittadini ha dimenticato questa triste storia o intende farlo". (ANSA).

Fonte: Ansa legalità

 

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