(ANSA) - ROMA, 14 GEN - "Io non conosco la relazione della Commissione regionale antimafia, non mi è stata fatta avere e sviluppare il dibattito su qualcosa che non si conosce non appartiene all´essenza della democrazia, ci possono andare di mezzo mafiosi ma anche persone perbene che non possono essere accomunate ad una versione in cui tutti alla fine risultano essere grigi. Prego questa Commissione parlamentare antimafia e anche la magistratura inquirente di fare massima e piena luce su questa vicenda". Così Enzo Bianco, sindaco di Catania, davanti alla Commissione parlamentare antimafia, sulla istruttoria redatta dalla Commissione regionale Antimafia sul Comune di Catania, che avrebbe accertato che "nel caso di tre delle cinque persone politiche indicate, l´ipotesi formulata dalla segnalazione ha trovato riscontro". "Sono due eletti al Consiglio comunale e uno in una Circoscrizione", sulle cui identità la Commissione ha "deciso di mantenere il riserbo", che "avrebbero avuto contatti con soggetti destinatari di provvedimenti giudiziari per associazione mafiosa", ha reso noto nei giorni scorsi la Commissione regionale Antimafia. "Ho il diritto di sapere - ha proseguito il primo cittadino di Catania davanti alla Commissione presieduta da Rosy Bindi - chi sono i consiglieri comunali che ho di fronte. Sia che i fatti abbiano rilevanza penale o morale, io ho il diritto di saperlo. Chiedo che la magistratura catanese e la Commissione parlamentare antimafia facciano il massimo di approfondimento su questa vicenda. Trovo che le modalità con cui si è proceduto da parte della Commissione regionale antimafia, lascino un pò perplessi: qualche volta si parla di otto persone, a volte di due, non si gioca così sui numeri e questa è anche l´opinione della magistratura catanese. Chiedo che sia fatta piena luce su questa vicenda. Quando sarà fatta piena luce - ha concluso - potrò dire come intendiamo procedere". (ANSA).
Fonte: Ansa
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