Dieci priorità programmatiche all´insegna di una sostanziale continuità con l´impianto e i principi degli ultimi anni, ma anche una attenzione particolare alle dinamiche sociali e alle emergenze (dalla dispersione scolastica al cyberbullismo) che hanno ormai assunto connotati sistemici. In appena 3 pagine, pubblicate nel sito istituzionale del Miur il 23 dicembre, quasi alla vigilia del Natale, il programma della ministra Fedeli, che aiuta a capire quale sarà la politica scolastica del 2017.
Stabilizzazioni, assunzioni, trattamento del personale ? Su questo, soltanto - indirettamente - principi di base ma nessuna certezza.
Ecco, in sintesi, le priorità per il 2017 del Ministero dell´Istruzione
Miglioramento del sistema scolastico: formazione iniziale/reclutamento, formazione in servizio, autonomia e valutazione. Secondo il MIUR va ottimizzata l´utilizzazione dell´organico dell´autonomia, va data certezza e stabilità di governance con il concorso a DS e DSGA, occorre poi ridefinire il rapporto funzionale tra formazione iniziale e reclutamento del personale docente. Occorre inoltre avviare la costituzione di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita ai 6 anni e occorre rivedere i percorsi dell´istruzione e della formazione professionale per implementare il sistema duale.
Inclusione scolastica: Occorre incentivare culture e prassi inclusive, integrare gli alunni stranieri e sostenere le classi multiculturali, ridurre la dispersione scolastica, prevenire il disagio giovanile con particolare riferimento alla parità di genere, ai fenomeni di bullismo e alla lotta alle dipendenze, garantire a tutti il diritto allo studio.
Potenziamento e miglioramento dell´offerta formativa attraverso l´innovazione didattica in una dimensione internazionale. Occorre migliorare l´apprendimento attraverso l´innovazione della didattica anche in un´ottica internazionale; sostenere la flessibilità scolastica curricolare, potenziare l´alternanza scuola lavoro e l´apprendistato per lo sviluppo dell´occupazione, rafforzare la filiera tecnico- scientifica comprensiva della formazione tecnica superiore.
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Attuazione del programma nazionale per la ricerca: Occorre dare efficace attuazione alla strategia del Programma Nazionale per le Ricerca. Avviare gli strumenti di partenariato strategico tra ricerca e sistema delle imprese in piena collaborazione con i territori.
Autonomia responsabile delle istituzioni della formazione superiore e della ricerca: Occorre semplificare l´atuale quadro normativo che regola il funzionamento del sistema universitario.Dare piena attuazione lla riforma dell´Autonomia degli Enti Pubblici di Ricerca, intervenire sull´autonomia del sistema AFAM.
Investire sul capitale umano nel sistema della formazione superiore e la mobilità di studenti e docenti. Semplificare le figure pre-ruolo del sistema universitario, intervenire aggiornando le norme che regolano il dottorato di ricerca.
Innovazione digitale: occorre continuare l´innovazione tecnologica del sistema nazionale di istruzione , in coerenza con i principi del Piano Nazionale per la Scuola Digitale.
Edilizia scolastica: occorre proseguire nell´opera di riqualificazione del patrimonio edilizio sotto il profilo della sicurezza dell´agibilità e della funzionalità, portando avanti il piano nazionale attivato nel 2014.
Prevenzione della corruzione, trasparenza e miglioramento della qualità dei servizi erogati: occorre migliorare l´efficienza e la qualità dei servizi, informatizzare le procedure, sviluppare piani e misure di prevenzione e repressione della corruzione a tutti i livelli.