La notizia è di pochi minuti fa e, ad onta dei
boatos che stavano intravvedendo provvedimenti di clemenza, il massimo organo collegiale dell´Istituto di Lucca nel quale, nei giorni scorsi
era stato consumato un gravissimo episodio di inaudita violenza nei confronti di un insegnante, ha adottato un
provvedimento di assoluto rigore, quasi del tutto in linea con quanto proposto dal consiglio di classe ieri sera:
bocciatura per tre studenti coinvolti nella vicenda delle minacce al professore finite poi in rete. Per altri due studenti ha confermato la
sospensione fino al 19 maggio, ammettendoli però agli scrutini.
Come pubblicato sul periodico locale Lucca in diretta in un articolo a firma Roberto Salotti, infatti, il consiglio d´istituto ha assunto proprio tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio di oggi, la decisione definitiva: "Tre dei sei studenti dell´Itc Carrara indagati per le minacce e le angherie al prof di italiano, riprese e diffuso sul web in 4 video, perderanno l´anno scolastico. Per loro il consiglio d´istituto ha deciso una sospensione da qui all´ultima campanella, senza possibilità per loro di essere ammessi agli scrutini. Ma mentre ha ´appesantito´ la sanzione per uno dei tre ragazzi per i quali invece il consiglio di classe aveva proposto ieri (20 aprile) un allontanamento da scuola fino al 19 maggio, per gli altri due, colpiti da questo provvedimento, il consiglio dell´Ite Carrara è stato più clemente".
Clemenza, ma fino a un certo punto. Nella comparazione tra le posizioni e le responsabilità, il consiglio d´istituto ha deciso che questi due ragazzi potranno, "ma solo se dimostreranno massimo impegno" essere ammessi alla seconda classe. Infatti a loro carico, contrariamente che agli altri tre non è stata irrogata la sanzione della mancata ammissione agli scrutini.
Con riferimento invece al sesto indagato, riporta ancora il periodico di Lucca, "la sospensione di 15 giorni è già definitiva da ieri perché su provvedimenti del genere è competente il consiglio di classe".
Ed è lo stesso periodico online che racconta la riunione di oggi alla quale oltre al preside Cesare Lazzari hanno partecipato rappresentanti degli insegnanti, dei genitori e del personale non docente, oltre che degli studenti, è durata oltre 4 ore.
"La nostra scuola ha subito un danno enorme - ha sottolineato il dirigente scolastico al termine del Consiglio -: una grande azienda con la quale collaboravamo nell´ambito dell´alternanza scuola lavoro, ora ci ha contattato perché non vuole più i nostri studenti. Non vogliamo certo rivalerci su queste famiglie e su questi ragazzi che, tutti, hanno ammesso le loro responsabilità e si sono scusati ma non vogliamo nemmeno che venga fatta di ogni erba un fascio: per 4-5 elementi che hanno gravemente sbagliato, gli altri 600 non devono pagare perché questa scuola è sempre stata ed è attenta alla formazione dei ragazzi e a contrastare forme di mancato rispetto o bullismo".
Parlano gli studenti, e le loro parole sono particolarmente apprezzabili: "L´Itc Carrara non è questo - spiega la rappresentante degli studenti, Elisa Di Nardo - proviamo vergogna e umiliazione di fronte a quei video ma ci dissociamo con forza".
Probabilmente gli studenti organizzeranno, in accordo con le altre scuole cittadine e perfino con istituti della provincia ed oltre, una grande manifestazione di solidarietà nei confronti del docente aggredito, ma anche di tutti coloro che sono stati vittima in queste settimane in questi mesi in modo particolare, della violenza dei bulli. Gli studenti cominciano a rendersi conto che una scuola che oltraggia gli insegnanti è una scuola perduta.
Nel frattempo, a latere, continuano le indagini della procura, culminate nelle perquisizioni nei domicili degli studenti poste in essere nella giornata di ieri dalla polizia giudiziaria