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Ryanair e Wizzair, Antitrust: "Illegale politica sui bagagli", possibili risarcimenti per chi ha già pagato

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L'esito era nell'aria, ma adesso ha il crisma della formalità. Con una decisione che sta già ricevendo il plauso di milioni di viaggiatori, l'Antitrust ha deciso di sanzionare due compagnie aeree, tra le quali il colosso irlandese Ryanair, per le innovazioni, giudicate illegittime, introdotte alcuni mesi fa riguardo la politica del bagaglio a mano, multandole pesantemente ma soprattutto disponendo un termine perentorio entro il quale tali vettori dovranno far conoscere le proprie intenzioni.

La nuova policy sui bagagli a mano delle compagnie Ryanair e Wizz Air - ha sostanzialmente stabilito  l'antitrust  - inganna i consumatori sul prezzo del biglietto. Le compagnie dovranno comunicare all'Autorità entro 60 giorni le misure adottate in ottemperanza a quanto deciso. Sono giunte così al termine le due istruttorie, che erano state aperte in conclusione dello scorso anno, ed in particolare tra il mese di settembre e quello di ottobre 2018. Adesso, appunto, la conclusione, che ha accertato "che le modifiche rispettivamente apportate alle regole di trasporto del bagaglio a mano grande, il trolley, costituiscono una pratica commerciale scorretta in quanto ingannano il consumatore sull'effettivo prezzo del biglietto, non includendo più nella tariffa base un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo quale è il 'bagaglio a mano grande'".

Si sottolinea ancora nella nota dell'antitrust: "le due imprese consentono ai passeggeri di trasportare una sola borsa piccola, da posizionare sotto il sedile, e non il trolley, -con una significativa riduzione dello spazio a disposizione (rispettivamente - 65% e - 52%)- ed utilizzano per il nuovo servizio a pagamento proprio lo spazio dedicato negli aeromobili al trasporto del bagaglio a mano grande, le cappelliere". Senonchè, "è emerso che corrisponde alle abitudini di consumo della quasi totalità dei passeggeri viaggiare con un bagaglio a mano grande al seguito".

L'autorithy specifica altresì, nel comunicato stampa che ha annunciato l'esito della decisione, che, come peraltro da costante giurisprudenza, il bagaglio a mano non è separabile dal globale servizio di trasporto aereo essendo né un elemento ontologicamente essenziale, per cui non è pensabile che il suo trasporto possa essere subordinato, come invece fatto dalle compagnie sanzionate, al pagamento di un costo aggiuntivo. 

Secondo, peraltro, quanto stabilito dalla normativa europea in tema di trasporto aereo, i supplementi prevedibili ed inevitabili devono essere ricompresi nel prezzo del servizio base presentato sin dal primo contatto e, quindi, non possono essere separati da questo con la richiesta di somme ulteriori.

Da qui, In conclusione la assoluta ed insanabile illegittimità della richiesta di un supplemento variabile tra i 5 ed i 25 euro per il bagaglio a mano grande con la quale, sostanzialmente, le due imprese hanno proceduto ad un aumento del prezzo del biglietto in modo non trasparente, scorporando dalla tariffa un servizio essenziale, prevedibile e inevitabile per la quasi totalità dei passeggeri.


 Una politica, che ha quindi ingannato da un lato il pubblico dei consumatori, in quanto, alla fine del percorso di prenotazione, gli stessi si sono trovati davanti un costo del tutto diverso da quello di partenza, ma ha anche alterato la concorrenza, con pesanti ripercussioni sulle compagnie che non hanno accettato questo sistema, preferendo rimanere nel solco degli orientamenti tradizionali pacificamente ritenuti compatibili con la normativa europea. 

Si apre ora, all'evidenza, un ultimo capitolo, quello del risarcimento dei danni causati ai passeggeri che, nel corso degli ultimi mesi, sono stati costretti a pagare somme più o meno variabili per usufruire di un servizio che, viceversa, avrebbe dovuto esser loro garantito gratuitamente. Una questione che riguarda in modo particolare le nuove prenotazioni che si riferiscono a periodi successivi alla decisione dell'antitrust. Sta adesso alle compagnie aeree sanzionate individuare una soluzione che eviti decine di migliaia di richieste di pagamento a titolo risarcitorio.

 

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