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La Cyber War contro Putin parte dal collettivo Anonymous. Chi si cela dietro la maschera di Guy Fawkes

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Da quando è stata sventata la Congiura delle polveri del 1605, il giorno del ringraziamento in Inghilterra si è trasformato nella Notte dei falò. A bruciare nelle campagne e nelle città di tutto il paese il 5 di novembre è l'effige di Guy Fawkes, il più noto fra i 13 cospiratori contro la Corona britannica, diventato simbolo di quella congiura (sventata grazie agli ufficiali del re) e del movimento che oggi è noto a tutti come Anonymous.

Sarà capitato a molti, e capiterà anche oggi (giornata di Carnevale), di trovarsi di fronte la maschera di Fawkes, divenuta celebre grazie a scritti e film, tra i tanti "V for Vendetta" (diretto da James McTeigue e ispirato all'omonimo romanzo a fumetti). Raffigurato come un uomo alto, con barba, stivali, mantello scuro e testa larga, Fawkes è divenuto un simbolo di ribellione che accomuna molti movimenti di protesta e iniziative di attivismo digitale e informatico.

Quei 36 barili polvere da sparo, che sarebbero dovuti servire a far saltare in aria i membri del Parlamento e uccidere il re,Giacomo I, con l'obiettivo di istaurare un regime cattolico romano nell'Inghilterra protestante, si sono trasformati oggi in armi informatiche per contrastare regimi e democrazie illiberali. È questo lo scopo degli hacktivisti (hacker del software) del collettivo Anonymous che nella guerra che si combatte in Ucraina ha deciso già da che parte schierarsi. 

 In un tweet pubblicato dall'account @YourAnonOne si legge "Il collettivo Anonymous è ufficialmente in cyber-guerra contro il governo russo".


Dalla polvere da sparo alla cyber war, dunque, la guerra 4.0 coinvolge un novo spazio e nuovi attori informatici: ministeri, governi, gruppi editoriali e personaggi politici. Gli hacker attivisti, collocati in tutto il mondo, sono entranti in guerra sin da subito oscurando il sito del Cremlino e quello della Duma. Subito dopo sarebbero riusciti ad hackerare il sito del ministero della Difesa russo estrapolando alcuni dati importanti e bucare lo schermo della tv di stato. Gli hacker sono entrati nel sistema di programmazione dei canali mandando in onda video riguardanti l'invasione russa con sottofondo canzoni ucraine. Nella rete dei nemici da colpire non solo l'emittente di stato RT ma anche la società di armi Tedtraedr, infine un'azienda di armi situata in Bielorussia che equipaggia l'esercito russo e il sito per dell'Autorità per le telecomunicazioni.

Ma chi si cela dietro Anonymous? Le operazioni condotte dagli hacktivisti sono per lo più operazioni informatiche di bassa-media entità, in grado di colpire il Cremlino e sottrarre dati importanti nella cosiddetta "fog-of-war" (nebbia di guerra) che riguarda il cyberspazio. Riuscire a sottrarre dati e prevenire le mosse dell'avversario è un elemento importante per prevenire attacchi informatici e non solo. Tuttavia, sotto la "maschera" di Anonymous e di Guy Fawkes potrebbe nascondersi il disegno di alcuni stati intenzionati a condurre attacchi cibernetici molto più pericolosi e influenzanti. Anche per questo motivo, supponiamo, la Russia ha risposto appoggiando le azioni del gruppo di cyber criminali denominato Conti, da sempre molto vicino al Cremlino.

Anche il cyberspazio dunque si divide, e non si tratta più di una contrapposizione che riguarda cattolici e protestanti nell'Europa del 1600 ma di una battaglia sul destino dell'Europa che si gioca su tutti i piani: politico, economico, finanziario, energetico, geopolitico e informatico. 

 

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