L´omicidio stradale è legge dello Stato: ecco cosa prevede

Nella seduta del 2 marzo, il Senato ha definitivamente approvato (149 favorevoli, 3 contrari e 15 astenuti) il disegno di legge recante "Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali, nonché disposizioni di coordinamento al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e al decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274" (ddl n. 859-1357-1378-1484-1553-D).
Il provvedimento è stato approvato con la medesima formulazione a suo tempo approvata dalla Camera dei Deputati. Il Governo aveva posto la questione di fiducia.
Con il provvedimento adesso approvato, l’omicidio stradale è un reato autonomo, la cui rilevanza è articolata in tre soglie progressive.
Rimane la pena nella misura anteriormente vigente (da 2 a 7 anni) nell´ipotesi base (morte provocata con violazione del codice della strada).
Chi causa la morte di una persona guidando in stato di ebbrezza grave (si definisce tale un rilievo di tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro) oppure sotto effetto di stupefacenti, è soggetto ad una sanzione oscillante tra 8 a 12 anni.
La terza, e più grave, ipotesi (pena da 5 a 10 anni) riguarda infine chi abbia cagionato l´evento mortale superando il tasso di 0,8 g/l oppure si sia reso autore di comportamenti di condotte di particolare pericolosità (quali eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio).
La pena aumenta potenzialmente della metà se l´omicidio è plurimo.