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“L’Italia sfigurata”

rizzo

 Lo scorso 2 giugno è successo di tutto.

E tutto è ancora oggi, sotto gli occhi di tutti.

La Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, che oggi rappresentano la "destra" politica a livello nazionale e territoriale, avevano deciso di "festeggiare" (?) la Festa della Repubblica che, a parte Forza Italia, gli altri due partiti non hanno mai dimostrato grandi sensibilità per questa, come per altre feste che ricordano l'origine delle loro "nascite". Pensiamo anche al 25 aprile.

Gli organizzatori avevano assicurato sobrietà, solo parlamentari e senatori, al massimo 300 persone rispettando tutte le regole previste per questa seconda fase del coronavirus. Distanza e mascherine.

Non è andata così.

Una destra che vanta "diritti di maggioranza nel paese". Una destra che si sente autorizzata a chiedere ripetutamente lo scioglimento delle camere e nuove elezioni.

E' dallo scorso mese di giugno che la destra chiede le dimissioni del governo attuale, con mille argomentazioni, per amor del cielo, legittime. Così come avviene riconosciuto in ogni Paese all'apposizione parlamentare.

Ma questi "diritti" si scontrano con le regole costituzionali in quanto in Parlamento c'è già una maggioranza, buona o cattiva che sia, che è stata votata dai cittadini nel mese di marzo del 2028.

E la Costituzione non prevede che bisogna andare a votare ogni qualvolta i "sondaggi" determinano eventuali maggioranze diverse da quelle che si trovano in atto in Parlamento.

Ma cosa è successo lo scorso 2 giugno a Roma dove era stata convocata questa "adunata anomala", visto le forze che l'avevano organizzata.

C'è da dire che nonostante le raccomandazioni degli organizzatori, tutti sapevano che ci sarebbe stata un'ondata d'urto degli affiliati, diretti ed indiretti.

Era da settimane che nei social veniva propagandato questo avvenimento.

I militanti della Lega e dei Fratelli d'Italia non potevano perdersi questo appuntamento, dopo un'astinenza di alcuni mesi dovuta al confinamento nel proprio domicilio per rispetto delle norme del coronavirus.

La marea di persone si accalca davanti e ai lati del tricolore di 500 metri, con o senza mascherina.

Ma non ci sono solo i militanti della destra tradizionale. Ci sono anche le organizzazioni nazifasciste di "Azione libera Italia", una costola di "Forza nuova", pronti a minacciare le forse dell'ordine, i giornalisti, i teleoperatori, le forze di polizia. E non sono pochi i militanti che gridano contro il governo Conte, reo, come continuano a sostenere i loro leader, vera "rovina d'Italia".

Più aumenta la folla, più cresce l'astinenza dei selfie di Salvini e la Meloni che "aprono le "danze selfistiche", con o senza mascherina.

Un vero e proprio bagno di folla.

Ma la giornata del 2 giugno ha regalato altre sorprese.. Per nulla gratificanti

Un imprenditore, Nicola Franzoni, che aveva organizzato un altro appuntamento con la Piazza, per presentare la nuova sigla del ssuo movimento "marcia su Roma" va a fare la "pipì" sotto Palazzo Chigi, sede del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

E' stato denunciato per vilipendio alla repubblica, per apologia del fascismo. Accuse gravissime. Ma tanto sappiamo come andrà a finire.

Ma c'è stata anche un'altra presenza inquietante in questo 2 giugno.

Il Movimento dei "Gilet arancioni," del generale dei carabinieri in pensione Antonio Pappalardo si dà appuntamento a "Piazza del Popolo" a Roma per marcare la loro presenza contro ogni e qualsiasi istituzione. Soprattutto contro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, contro chi sta vendendo l'Italia allo straniero, contro gli "obblighi sanitari", in questo periodo di quarantena, contro tutto quello che sa di regole: vissute come coercizione e non come doveri solidali. Il loro grido è: "Libertà". E la esercitano a modo loro.

Infatti sono pochissimi che hanno le mascherine o che mantengono le distanze prescritte.

Il leader Antonio Pappalardo non è nuovo a queste manifestazione e ha un vissuto alquanto complicato.

Dopo il pensionamento ha scelto la via della "protesta" contro qualsiasi governo. Contro ogni Istituzione. La protesta per la protesta.

E' stato sindacalista, parlamentare, sottosegretario all'economia del governo tecnico di Azeglio Ciampi e ha cercato di gestire il "Movimento dei forconi". E passato da un partito e da un movimento all'altro.

La ciliegina sulla torta l'ha messa una "signora" su FB. con queste parole agghiaccianti: "la mafia ha sbagliato fratello", contro il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

Questa è la destra che si propone di governare questo nostro Paese.

Eppure la storia dovrebbe ricordarci qualcosa. E proprio qualche mese fa, ce l'ha ricordato Wood Allen, in "Strisciarossa", 2 aprile 2020: "In generale un'affermazione della destra è sempre una cattiva notizia, è sempre una faccenda pericolosa. Perché la destra dà risposte molto semplici, dirette a problemi enormi. Ci sono i senzatetto? Che se ne vadano. C'è un aumento di criminali? Ripristiniamo la pena di morte. Soluzioni che naturalmente non tentano di capire il perché dei fenomeni a cui vengono applicate. Al momento possono sembrare efficaci, ma fra vent' anni ne faranno le spese le generazioni del futuro".

Oggi esattamente come ieri.

Ricordiamolo a tempo debito. 

 

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