Se questo sito ti piace, puoi dircelo così

Dimensione carattere: +

"Io coniugato e gay, minacciato da mia moglie e Stato non fa nulla". SC: "Diritto a status rifugiato"

Screenshot_20190424-074839_Chrome

Bakayoko Aboubakar, immigrato in Italia e musulmano, pur essendo coniugato con due figli, era stato destinatario "di disprezzo e accuse da parte di sua moglie e di suo padre" in quanto aveva "intrattenuto una relazione omosessuale". Così aveva dichiarato alle autorità e poi ai giudici italiani, opponendosi all'ordine di espatrio conseguente al diniego dello status di rifugiato.

Tesi adesso condivisa e considerata credibile e meritevole di tutela dalla Corte Suprema di Cassazione che, con una recentissima sentenza, ha dichiarato che "prima di negare lo status di rifugiati ai migranti che dichiarano di essere omosessuali e di rischiare la vita se rimpatriati a causa del loro orientamento sessuale, si deve accertare se nei Paesi d'origine non solo non ci siano leggi discriminatorie ma anche verificare che le autorità del luogo (nella specie, Costa d'Avorio, ndr) apprestino "adeguata tutela" per i gay, ad esempio se colpiti da "persecuzioni" di tipo familiare", accogliendo così il suo ricorso. 

Il migrante protagonista di questa vicenda giudiziaria - resa nota stamane da La Repubblica - arrivata fino alla Suprema Corte, aveva subito dalla Commissione territoriale di Crotone, il diniego dello status di rifugiato in quanto "in Costa d'Avorio al contrario di altri stati africani, l'omosessualità non è considerata un reato, né lo Stato presenta una condizione di conflitto armato o violenza diffusa". Ma per la SC, non è stato sufficiente, essendo necessario "accertare l'adeguata protezione statale per minacce provenienti da soggetti privati".

Il migrante protagonista di questa vicenda giudiziaria - resa nota stamane da La Repubblica - arrivata fino alla Suprema Corte, aveva subito dalla Commissione territoriale di Crotone, il diniego dello status di rifugiato in quanto "in Costa d'Avorio al contrario di altri stati africani, l'omosessualità non è considerata un reato, né lo Stato presenta una condizione di conflitto armato o violenza diffusa". Ma per la SC, non è stato sufficiente, essendo necessario "accertare l'adeguata protezione statale per minacce provenienti da soggetti privati". 

 

Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.

Importante questione rimessa alle SS.UU. : nell' a...
Multe rilevate con T-red: sono legittime anche se ...

Cerca nel sito