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Inquinamento acustico e condominio, Cassazione spiega quando va esclusa la responsabilità penale

Inquinamento acustico, uno dei fattori più ricorrenti soprattutto nelle aree metropolitane, che continua a persistere ed anzi si amplifica nonostante leggi e regolamenti abbiano, in qualche modo, tentato di apprestare
strumenti per ridurne l´impatto e sanzionare l´abuso.
Ora, sul tema è intervenuta la Corte di Cassazione che con una recente pronuncia, ha delineato alcuni criteri di primaria importanza ai fini della prognosi corretta circa la sussistenza di elementi Tali da far ritenere o meno la responsabilità penale degli autori del presunto abuso.
Gli inquilini non possono chiedere il danno da inquinamento acustico da uso di macchinari in assenza di una misurazione del rumore di fondo effettuata nella fascia oraria nella quale si lamenti la violazione dei limiti differenziali.
La Cassazione - con la sentenza n. 1025/2018 - ha precisato che nel caso la prova dell´evento dannoso non era stata raggiunta e che comunque non erano stati violati i limiti legali assoluti ne´ quelli differenziali.
La Corte si e´ trovata alle prese con una situazione in cui due condomini avevano denunciato presso il tribunale di Busto Arsizio una societa´ per immissioni acustiche in orario notturno. I giudici di primo grado hanno accolto la richiesta dei cittadini con condanna della societa´ a ricondurre le immissioni prodotte entro i limiti normativi nonche´ ai danni in euro 3000 ciascuno in favore degli attori e spese. Di diverso avviso, invece, la Corte d´appello di Milano che con la sentenza 26 marzo 2013 ha rigettato le domande, accogliendo la censura sull´impossibilita´ di misurare contemporaneamente rumore ambientale e rumore di fondo e in assenza del rumore di fondo, la prova dell´evento dannoso non poteva dirsi raggiunta.
La Cassazione quindi si e´ trovata in linea con i giudici di seconde cure. A tal proposito e´ stato rilevato come sia un dato di comune esperienza che nell´orario tra le 5 e le 7 del mattino riprenda la maggior parte delle attivita´ umane dopo la pausa notturna e che, quindi, il rumore complessivamente considerato possa aumentare. Respinto pertanto il ricorso dei cittadini e confermata l´assoluzione.
Fonte: Radiocor plus

 

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