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Negli Stati Uniti il diritto delle donne all'aborto sembra essere minacciato da una serie di leggi di stampo conservatore che mirano ad abrogare il Roe vs. Wade. Dal 1973 questa sentenza disciplina la legislazione sull'aborto e ne riconosce il diritto anche in assenza di rischi per la salute o malformazioni del feto. Questo principio, criticato spesso da una parte del mondo conservatore, era rimasto solido sul piano normativo sino a quando alcuni stati federali hanno avanzato proposte di legge con l'intento di ottenere una sentenza anti-aborto da parte della Corte Suprema.
Il tutto è divenuto più semplice dopo la nomina, avvenuta nel 2017, da parte di Trump del magistrato anti-abortista Neil Gorsuch come giudice associato della stessa Corte.
Dopo il Mississipi, dunque, la Florida ha approvato pochi giorni fa una legge che vieta l'aborto dopo la quindicesima settimana anche in casi di stupro, incesto o tratta di esseri umani. Il provvedimento già approvato dai legislatori dello stato aspetta solo la firma del governatore repubblicano Ron DeSantis, che si è già espresso in modo favorevole.
Il disegno di legge prevede eccezioni al divieto di aborto in caso di malformazioni del feto o pericolo di morte per la madre, non sono invece consentite proroghe per le situazioni sopra descritte. Fino ad ora l'aborto era consentito in Florida entro la ventiquattresima settimana di gravidanza. L'anno scorso il Texas ha adottato una legge che vieta l'aborto all'individuazione del battito cardiaco del feto, ovvero entro e non oltre solitamente le prime sei settimane. A febbraio anche lo stato della Louisiana ha introdotto una legge che vieta l'aborto oltre la quindicesima settimana, mentre in Ohio i repubblicani avevano proposto lo scorso anno un divieto totale ad abortire.
La legge, che entrerà in vigore dal primo luglio, pone la Florida in prima linea nella battaglia culturale condotta dai conservatori e sostenuta da una larga fetta della Nazione. Secondo il New York Times altre leggi proposte dai conservatori potrebbero presto essere approvate negli States, in particolar modo la legge che vieta lezioni scolastiche sull'orientamento sessuale e di genere. Lo Stop Woke Act (Stop Wrongs to Our Kids and Employees Act) è un disegno di legge, sostenuto dallo stesso Ron DeSantis, permetterà ai genitori di denunciare le scuole e gli insegnanti che turbano i loro figli per discussioni in merito alla razza, identità, nazionalità o eventi storici a loro riconducibili. I critici di questo disegno di legge, che dovrebbe ricevere il via libera entro l'11 marzo, hanno parlato di 'Don't say gay' bill, un provvedimento che mira a cancellare i passi fatti avanti in materia di diritti civili e libertà di genere.
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"Io sono un saraceno di Sicilia", scrisse Mario Gori, poeta al quale ho dedicato una biografia per l'esame di maturità. Questo verso mi descrive. Mi contraddistinguono un profondo sentimento di giustizia e libertà, la sete di attualità e la predisposizione alle scoperte. Mi sono laureato in "Comunicazione, media e pubblicità" presso l'Università IULM di Milano con una tesi di ricerca sul populismo. I miei principali interessi sono la politica e i media. Attualmente frequento il corso di laurea magistrale in "Mass media e Politica". Ho scritto per RadioIulm, UltimaVoce, Postiamo.org. Redattore della MMEP WebTv dell'Università di Bologna con sede presso il Campus di Forlì.