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In corso attacco hacker a pec avvocati, 30mila caselle già violate, ecco cosa fare

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«Voi avvocati siete parte di questa giustizia, che difende i ricchi e condanna i poveri». Sembra essere questa la motivazione dell'attacco hacker che ha già violato oltre 30.000 indirizzi PEC di altrettanti avvocati italiani, al momento sembra - ma non è certo - del Foro di Roma. I numeri sono stati forniti dal Corriere della Sera poco fa, e sui fatti sono in atto indagini da parte della polizia postale, che è alla ricerca dei responsabili di un attacco che potrebbe non essere ancora concluso. Secondo indiscrezioni, l'attacco hacker sarebbe opera del gruppo informatico anarchico denominato Anonymous, diffuso in tutto il pianeta ed anche in Italia, che si è distinto negli anni scorsi per una serie di imprese clamorose, come l'attacco alla rete informatica del Ministero per l'istruzione italiano. D'altra parte, che dietro l'attacco in corso possa esserci proprio l'organizzazione in parola sembrerebbe anche accreditato dalla rivendicazione della medesima: è stato infatti il blog della divisione italiana ad annunciare la violazione di oltre 30mila indirizzi di posta certificata di altrettanti avvocati.

Proprio perché l'attacco non potrebbe non essere concluso, si rende necessario da parte dei potenziali destinatari l'adozione di tutte le misure utili a ridurre i pericoli, il più consistente dei quali è la perdita irreversibile di tutti i dati contenuti nella casella. Alcuni Consigli dell'Ordine stanno, proprio per questa ragione, consigliando i propri iscritti di cambiare la password, salvare immediatamente i dati contenuti nelle caselle, ma anche di verificare, tramite simulazioni, se i messaggi in partenza giungano regolarmente ai destinatari.

"L'attacco informatico subitodall'Ordine degli Avvocati di Roma rappresenta una gravissimaviolazione non solo della privacy degli iscritti e dell'integrità dell'istituzione forense, ma anche una violazione penalmente rilevante di un diritto costituzionalmente garantito, quale quello dell'inviolabilita' della corrispondenza". Lo ha affermato poco fa il presidente del Consiglio dell'ordine degli Avvocati di Roma, Antonino Galletti.

"In questo momento, i tecnici della azienda di software che
fornisce l'infrastruttura tecnologica all'Ordine forense romano
- spiega - sono al lavoro insieme ai funzionari della polizia
postale per verificare l'entita' del danno e chiudere la falla.
Secondo le verifiche dell'azienda, le caselle di posta violate
sono quelle i cui titolari non hanno cambiato la password
iniziale assegnata dal fornitore. Tutti i responsabili - conclude Galletti - saranno naturalmente denunciati all'autorita'
giudiziaria".

Tra i professionisti colpiti anche il sindaco di Roma Virginia Raggi. Anonymous ha spiegato le motivazioni dell'attacco hacker, riportando alcuni screenshot dell'account Pec del sindaco: «Con l'avvicinarsi dell'anniversario della loro cattura, vuole ricordare i vecchi Amici Aken e Otherwisearrestati nel Maggio 2015. Non avete capito che Anonymous non ha leader? Arrestati 2 altri 100 ne nascono». Una sorta di ritorsione, quindi, per il fermo dei due attivisti, con l'organizzazione che ha individuato come responsabili anche gli avvocati: «Dopo anni di attacchi ancora non avete capito chi sono i veri cattivi. Voi avvocati siete parte di questa giustizia, che difende i ricchi e condanna i poveri».

 

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